Meteo

Poca neve e vento fino a 200 km/h sulle Alpi

La rapida perturbazione artica, ribattezzata “Petra”, di passaggio in queste ore sull’Italia, ha tradito le attese in termini di precipitazioni nevose ma non di vento. Come previsto, nelle ultime 24 ore sia le regioni alpine che appenniniche sono state flagellate da forti venti di tramontana. Da Nord a Sud i Vigili del Fuoco sono entrati in azione per alberi abbattuti, tetti scoperchiati e strade bloccate.

Vento a 200 km/h in Valle d’Aosta

Raffiche che hanno sfiorato i 200 chilometri orari sulle Alpi, tra Piemonte e Valle d’Aosta, con punta record di 199,8 km/h registrata dall’anemometro Arpa posizionato sulla Gran Vaudala (3.272 metri) nel Parco Nazionale del Gran Paradiso

Venti burrascosi anche sulle valli olimpiche, dove si sono registrate punte di 151 km/h tra Sestriere e Cesana, ma anche nelle pianure piemontesi, con vento fino a 75 km/h.

Nel Cuneese si è optato in via preventiva per la chiusura degli impianti sciistici. Nel comprensorio della Via Lattea chiusi gli impianti di risalita anche dei collegamenti Sestriere-Sauze d’Oulx-Sansicario e Sestriere-Pragelato.

Seggiovie nel vento in Alto Adige

Non risulta migliore la situazione sul versante orientale delle Alpi, dove in Alto Adige le raffiche di vento hanno toccato valori di oltre 160 km/h sulle vette della Val Venosta, 100 chilometri orari in valle. Anche qui, causa vento, numerosi impianti di risalita sono rimasti chiusi.

La furia di “Petra” è ben visibile nei video di Markus Reinstadler, diventati virale sul web nelle scorse ore, che ritraggono la seggiovia del K2 di Solda (BZ) in balia del vento.

Vento a 175 km/h sul Gran Sasso

Anche in Appennino il vento ha raggiunto velocità impressionanti. In Abruzzo sono stati superati i 175 km/h al Rifugio Franchetti, a 2433 metri di quota sul Gran Sasso.

In attesa che la perturbazione si allontani dall’Italia, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – CNSAS raccomanda la massima prudenza e attenzione nello svolgere qualsiasi attività all’aperto, in particolare modo in quelle aree dove il Dipartimento Protezione Civile ha diramato un’allerta arancione.

La situazione dovrebbe migliorare nella giornata di domani, quando vento e neve abbandoneranno l’Italia insieme a “Petra”, lasciando dietro di sé temperature più basse rispetto all’inizio della settimana, destinate a risalire con il rinforzo dell’anticiclone.

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