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Torres del Paine. Artisti illeciti all’opera sulle rocce del Parco

Il concetto di area protetta spesso sfugge ai turisti, che improvvisamente sembrano dimenticarsi di essere ospiti di un ambiente naturale da preservare, lasciando in loco la propria firma. Un problema, quello dei graffiti, che affligge piccoli parchi nostrani quanto ben più vaste aree protette oltreoceano, come accaduto di recente nel Parco Nazionale Torres del Paine, nella regione cilena della Patagonia.

Qui, la scorsa settimana, una turista italiana si è macchiata di un reato, al momento sotto valutazione dei giudici. Ha infatti deciso di realizzare un artistico graffito su un grande masso. Una piccola opera d’arte nel posto sbagliato, che avrà anche necessitato ben più di pochi minuti per essere realizzata. Non si tratta infatti di una semplice firma, abitudine canonica di coloro che visitano le aree protette senza portare rispetto nei confronti della natura, ma di una donna in meditazione.

L’artista ha poi pubblicato l’immagine del suo dipinto su Instagram, sottolineando si trattasse di vernici lavabili. Accompagnando il tutto con una frase di Reinhold Messner: “Quando guardo le montagne ho i sentimenti delle montagne dentro di me. Li sento, come Beethoven che sentiva i suoni nella testa quando era sordo e compose la Nona sinfonia. Le rocce, le pareti e le scalate sono un’opera d’arte”.

Quando l’arte diventa reato

La reazione del pubblico, soprattutto cileno, non è stata quella attesa e, nonostante un immediato dietrofront della ragazza, che ha affrettato a discolparsi, il Conaf ha avviato una serie di accertamenti. Valutando se sporgere o meno denuncia. La donna è stata quindi fermata per reato di danneggiamento dalla Polizia di Puerto Natales.

Dopo aver fatto sparire dal suo account Instagram la foto del dipinto, lo scorso sabato la giovane italiana ha espresso le sue scuse in un lungo messaggio.

Un lungo messaggio di scuse al Cile

“Stamattina sto andando a parlare con il Conaf per chiedere scusa. Chiedo inoltre ufficialmente scusa a tutto il Cile per l’orrendo gesto compiuto nel parco, inutile dire che non è stato fatto con cattive intenzioni, ma come STUPIDO, DAVVERO STUPIDO disegno votivo alla montagna.

Vi chiedo di cuore scusa. È stato fatto su un sasso su una morena, non è visibile ed è stato fatto con pittura lavabile, il disegno non c’è ora; ma questo non giustifica la stupida azione e per questo per me è molto importante chiedere scusa a tutti. Ho cambiato e messo il profilo Instagram privato perché molte persone hanno iniziato a scrivere ai miei amici, al mio compagno e a famigliari…

Hanno trovato i contatti e hanno iniziato a scrivere cattiverie a persone che non c’entravano niente.
Il mio ragazzo non era con me perché stava in montagna ad arrampicare con un altro ragazzo, con i dovuti permessi. Vi chiedo gentilmente di non parlare male di queste persone perché non erano con me quando ho fatto una cosa tanto stupida. Sono arrivati molti messaggi anche a me, qualcuno denigrava giustamente il gesto e ripeto che lo capisco e sono terribilmente dispiaciuta per il mio stupido e insensato gesto.
Ma ho ricevuto anche molti messaggi di odio con incitamenti al suicidio o commenti personali che nulla c’entrano con il dipinto.

Vi chiedo di avere rispetto così come per la natura in egual modo per le persone.
I social network spesso travisano e ingigantiscono la realtà, è più facile scrivere cattiverie dietro una tastiera, ma ho modo di parlare di persona con le autorità competenti.

Non sono un mostro come sono stata dipinta, mentre aspettavo i ragazzi della spedizione ho raccolto molta spazzatura attorno al sasso dipinto. Solo non ho pensato a quanto fosse ugualmente una pessima idea e allo stesso modo spazzatura fare questo disegno sul sasso, quindi davvero di cuore, chiedo scusa a tutti e me ne prendo le conseguenze. Vi chiedo gentilmente di non mettere like a questo post perché non è questa la mia intenzione, voglio solo chiedere scusa”. 

Visitatori senza rispetto

In occasione del fermo dell’italiana, il sovrintendente del Parco, Josè Linnebrink, ha ricordato che negli ultimi nove anni sono stati espulsi dalla riserva 87 visitatori: solo uno su dieci era cileno.

Una prova del fatto che la tentazione di venir meno al rispetto delle regole di una riserva sia piuttosto diffusa. Ne è prova una immagine divulgata lunedì dall’associazione Tompkins Conservation Chile, impegnata nel preservare la biodiversità del Cile. Uno scatto che ritrae un nuovo dipinto comparso nel Parco Nazionale Torres del Paine, nella valle di accesso al Monte Almirante Nieto, una zona destinata soltanto agli alpinisti. La figura è questa volta quella di un Selknam, antico abitante della Terra del Fuoco. “L’immagine è stata confermata dal soprintendente del Parco, José Linnebrink – si legge nella didascalia del post Instagram – che ha richiesto l’avvio degli accertamenti sul caso”.

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3 Commenti

  1. Ho trovato di peggio..esempio siringhe infilate nel tronco di pino cembro, assorbenti e pannolini con o senza una pietra sopra…ecc
    Se proprio si smania…land-snow art che si degrada..dopo un anno…o in seguito a tornadi tipo Vaia.Ma che senso ha abbellire il sublime??Ogni aggiunta sminuisce.

  2. Quanto buontempo! E che sarà mai per un dipinto su un sasso, tra l’altro carino e in perfetto tema! Tutti perbenisti pronti a puntare il dito e a criminalizzare una rapina che non fatto nulla di male! Guardatevi attorno, che ce n’è da ridere, su cose importanti però , troppo complicato? Allora continuate a farla lunga dove è più facile e non dove non serve a nulla! Povera umanità….

  3. SInceramente non mi sembrerebbe nulla di così grave.. .Se il colore è lavabile, il disegno è un bel disegno di celebrazione della montagna e sicuramente non “irrispettoso della natura”… Che c’è di male?

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