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Sono liguri i due alpinisti morti sul Monviso

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CUNEO — E’ stato un volo terribile. Mille metri nel vuoto prima di perdere la vita sulle rocce. Sono morti così Daniele De Lucchi – 23 anni, di Varese Ligure (La Spezia) – e Luciano Pedrini – 46 anni di Rapallo (Genova). Due alpinisti esperti che ieri stavano scalando la parete nord del Monviso (3841 metri).

Stando alle indagini, a tradirli potrebbe essere stato il forte rialzo termico che ha caratterizzato la giornata di ieri sulle Alpi Cozie, provocando lo scioglimento del ghiaccio in parete.  
 
I due erano in salita ed avevano quasi completato la via Coolidge, attraverso la parete nord della montagna dove nasce il Po. A dare l’ allarme è stata un’ altra cordata, che, dalla vetta, hanno visto precipitare i due liguri.
 
L’ allarme è stato dato via radio. I cadaveri sono stati trovati a quota 2.750 metri, dopo un volo di quasi 1.000 metri. La via di neve e ghiaccio che avevano scelto è fra le più difficili di quella montagna, sottolineano dal soccorso alpino. Il rialzo termico potrebbe aver reso la neve inconsistente e in queste situazioni si verificano frequenti scarichi di pietre.
 
I due alpinisti, insieme ad altri due amici, avevano lasciato nel pomeriggio di ieri la propria auto a Pian della Regina. Dopo una camminata di alcune ore, avevano raggiunto il Bivacco Villata a quota 2.680 metri. Poi, nella notte, erano partiti alla volta della vetta.  
 
I corpi dei due alpinisti si trovano ora al cimitero di Crissolo (Cuneo) a quello di Saluzzo (Cuneo). Sulla vicenda la Procura ha aperto un’ inchiesta, condotta dai carabinieri.

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