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Alpinismo patrimonio UNESCO, le reazioni

Dallo scorso 12 dicembre l’alpinismo è Patrimonio dell’Umanità, un riconoscimento importante che inserisce lo scalare le montagne e le pareti rocciose tra le arti dell’uomo.  Diverse le reazioni dei protagonisti delle terre Alte.

Reinhold Messner

Primo fra tutti quella del Re degli 8000, Reinhold Messner, che ha affidato la sua soddisfazione in un video, sollevando però una domanda: di quale alpinismo parliamo?Di quello che sarà presente alle Olimpiadi di Tokyo attraverso le gare di arrampicata? Questo è sport. Delle salite su piste già preparate da altri per arrivare sulla cima dell’Everest o del Monte Bianco? Questo è turismo. Ecco, nella mia vita io ho fatto qualcosa di diverso. Secondo me va considerato l’alpinismo tradizionale, quello che va dal 1786 con la prima salita del Monte Bianco ad oggi, che è un fatto culturale, un approccio con la montagna. Questo è un bene che va messo sotto tutela“.

Carlo Alberto Pinelli

La lettera di Carlo Alberto Pinelli a La Repubblica

Una critica per certi versi simile è stata avanzata sulle pagine de La Repubblica da Carlo Alberto Pinelli, alpinista e ambientalista tra i fondatori di Mountain Wilderness International, che in una lettera alla rubrica di Corrado Augias si schiera contro il “riconoscimento” avvenuto in un momento in cui si utilizza la camera ipobarica per pre-acclimatarsi e le montagne vengono sempre più antropizzate.

Vincenzo Torti

Una riflessione arriva anche dal Presidente generale dei Club Alpino Italiano Vincenzo Torti: “Se da un lato questo riconoscimento internazionale contribuirà a dare visibilità all’alpinismo in quanto tale, dall’altro comporterà l’obbligo di adottare specifiche misure di salvaguardia. Ed è in questo che i Club alpini proponenti, italiano, francese e svizzero, al pari della Guide alpine e dei Comuni transfrontalieri, saranno tenuti ad azioni di sensibilizzazione verso i possibili nuovi aderenti, partendo dal presupposto che, ferma la libertà di accesso alle montagne, l’avvicinamento alla loro frequentazione richiede fasi di apprendimento e di accompagnamento, l’esatto contrario della superficialità con cui vengono pubblicizzati messaggi di avventura no-limits. Per questo già nella proposta a suo tempo sottoscritta sono stati previsti una costante attività di prevenzione rispetto ai rischi legati alla banalizzazione delle attività e dei luoghi in cui si svolge ed il rafforzamento della vigilanza preventiva nell’attenzione all’ambiente“.

Hervé Barmasse

Infine, Hervé Barmasse sui propri social lancia un appello a tutti gli alpinisti: “Oggi l’alpinismo è ufficialmente patrimonio dell’UNESCO; questo significa che noi alpinisti, con il nostro esempio, saremo i messaggeri di quei valori e di quell’etica che aiuteranno a sensibilizzare l’opinione pubblica al rispetto delle terre alte del nostro pianeta. Perché per innamorarsi delle montagne è sufficiente un tramonto. E basta un piccolo sforzo per preservarle e difenderle. Siamo pronti ad accettare questa sfida?”.

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