Mostre e convegni

Courmayeur: una mostra ricorda la vita della guida Toni Gobbi

Toni Gobbi, storico nome dell’alpinismo italiano, nel 1958 è stato uno dei protagonisti della spedizione che ha visto gli italiani raggiungere le vetta del Gasherbrum IV. Oggi, questa figura che ha saputo rivoluzionare il lavoro di guida alpina, viene raccontata nella suggestiva storica sede delle guide alpine di Courmayeur. Una mostra (visitabile fino a maggio 2020), curata dal figlio Gioachino Gobbi, lo racconta nelle sue molteplici sfaccettature. “La figura di Toni Gobbi è poliedrica” spiega Gioachino. “È stato un grande alpinista, ma soprattutto una grandissima guida alpina e uno straordinario scialpinista”.

Alla domanda su chi fosse uno sci alpinista Gobbi rispondeva: “è un vero sciatore alpinista colui che trova il piacere della salita, la gioia della vetta, la soddisfazione della discesa. Questi sono i tre punti ed io voglio che colui il quale fa dello sci alpinismo con me lo faccia in completezza, in tutte e tre le parti”. Grazie a lui lo scialpinismo assunse un’altra dimensione, diventando professionistico. Gobbi fu promotore della disciplina, codificatore di nuovi itinerari e di programmi intensivi. Le “settimane di Toni Gobbi”, vere e proprie settimane bianche dedicate allo sci alpinismo in alta montagna. Fece inoltre parte della squadra che, insieme a Walter Bonatti, portò a compimento la prima traversata scialpinistica delle Alpi. Una vera e propria avventura, come tante ne visse insieme al “re delle Alpi”. Gli articoli di giornale esposti in mostra parlano chiaro. “Grigio, ce l’abbiamo fatta!” titola quello che riporta l’incredibile salita del Grand Pilier d’Angle che tra l’1 e il 3 agosto 1957 lo impegnò con Bonatti in una scalata dura, ma epica lungo i 900 metri della parete est-nordest.

Nato a Pavia Gobbi si avvicinò all’alpinismo durante gli studi in giurisprudenza e coltivò questa passione fino alla scelta di vivere di montagna, diventando guida alpina. Decisione che lo portò dalla pianura padana alla Valle d’Aosta, dove poter esercitare il suo lavoro. Grande promotore del lavoro di guida ha dedicato molto tempo allo sviluppo di questo cercando di creare un’associazione che raggruppasse le guide di tutto il mondo. Come a fondo si impegnò affinché venisse riconosciuta la qualifica di guida sciatore. Bisogna prendere esempio da figure come quella di Toni Gobbi” il commento del presidente della società delle guide alpine di Courmayeur Alex Campedelli. “Ha dedicato buona parte della sua vita nel garantire un futuro alle guide alpine con una visione futuristica”. Un precursore, un visionario forse, la cui vita oggi è ben raccontata in un’esposizione curata con oggetti e cimeli. Poche didascalie, per non influenzare spiega Gioachino. Perché ognuno possa esplorare e conoscere Toni Gobbi nelle sue mille sfaccettature di alpinista, giornalista, guida alpina, conferenziere e, volendo, inventore.

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