Sport estremi

Buone notizie dall’Artico. Horn e Ousland raggiunti dai norvegesi

"Dopo aver visto le luci sono scoppiati a piangere dalla gioia"

Mike Horn e Borge Ousland sono finalmente in compagnia di Aleksander Gamme e Bengt Rotmo. L’annuncio dell’incontro con i norvegesi, che da martedì sera hanno instancabilmente cercato di raggiungere i due esploratori, per portare loro cibo e bevande, è arrivato venerdì, pochi minuti dopo la mezzanotte.

“Entrambi i team di esploratori si sono finalmente incontrati. Si riposeranno e torneranno indietro verso la Lance domattina”, si legge nella story Instagram con cui le figlie di Horn hanno voluto tranquillizzare i tanti follower, in ansia da giorni per le sorti dei due avventurieri estremi.

Dietro le quinte, tra disperazione e felicità

Annika Horn, in attesa di aggiornamenti dai ghiacci artici, ha deciso di condividere sui canali social del padre, nel pomeriggio di sabato, un video che mostra l’istante in cui è giunta la notizia dell’incontro tra i due team.

“Mentre con impazienza attendiamo notizie e foto da Mike e Borge, abbiamo pensato che fosse simpatico farvi dare una sbirciata dietro le quinte. Le ultime settimane sono state delle montagne russe di emozioni, non solo per Mike e Borge tra i ghiacci, ma anche per tutte le persone che ci hanno espresso supporto e hanno seguito questa epica spedizione. Quindi eccovi un breve video che mostra mia sorella Jessica nell’istante in cui è venuta a sapere che i 4 esploratori si fossero finalmente incontrati nell’oscurità, dopo aver traversato con successo la zona di mare aperto che li separava.

È complicato esprimere a parole le sensazioni che si provano in questo genere di situazioni ma per noi e per il resto del nostro meraviglioso team, che ha lavorato al fianco di Mike per rendere i suoi sogni realtà, si tratta dei momenti per cui viviamo!

Le ultime notizie che ci sono giunte ieri notte è che i due gruppi di esploratori hanno fatto in modo di avvicinarsi sempre  di più tra di loro, finché all’improvviso non hanno visto le reciproche frontali nel buio. Da quel che sappiamo, tutti e 4 sono scoppiati a piangere per la gioia dopo aver visto le luci. Ho provato a immaginare come debba essere stato questo incontro.

Immaginate di vedere due estranei tra i ghiacci, dopo tre mesi in solitudine, senza minimo segno di vita se non la presenza del tuo compagno di spedizione. Conoscendo Mike, sarà stato euforico. Posso immaginare il suo ‘woohoooo’ che risuona nel silenzio della notte polare, derivante poi da nient’altro che una frontale. Avrei voluto essere lì per assistere a quello che deve essere stato un momento storico. Detto ciò, la spedizione non è ancora conclusa”.

Gli ultimi chilometri tra i ghiacci dell’Artico

Ieri sera Mike, Borge, Aleksander e Bergt dovevano ancora affrontare 15 km di ghiacci per arrivare alla Lance. La nave li accompagnerà poi alla Pangaea, in attesa sul limitare dei ghiacci artici, dove verranno festosamente accolti da Annika, Jessica e il resto dello staff. “Una volta a bordo potremo dichiarare ufficialmente chiusa la spedizione”.

Aggiornamento 8.12.2019 ore 7.00: “Attorno alla mezzanotte di ieri abbiamo ricevuto una chiamata che annunciava l’arrivo di Mike, Borge, Aleksander e Bengt a bordo della Lance, finalmente in salvo”.

La prima foto dei 4 esploratori finalmente insieme – Foto FB Mike Horn Ph. Etienne Claret

Ottimismo e complicità

Una lezione che di certo avremo imparato seguendo quasi in real time questa lunga spedizione, con finale inaspettato, è che la speranza non vada mai abbandonata.

Lo stesso Ousland, in condizioni di sicuro non piacevoli, con il cibo ormai quasi terminato e 3 km di mare aperto da attraversare per raggiungere Gamme e Rotmo, nella sera di venerdì aveva dichiarato sui suoi canali social: “Non c’è nessun dramma in corso, anche se siamo all’86esima giorno di cammino, decisamente fuori tempo massimo. Abbiamo camminato parecchie ore negli ultimi giorni e esteso la durata di un singolo giorno ad oltre 24 ore, così possiamo dire che oggi sia l’85esimo giorno e che, secondo i conti, ci resti abbastanza cibo per domani”.

Una storia di complicità e amicizia quella vissuta da Borge e Mike. Resa ancora più speciale dall’entrata in gioco dei due esploratori norvegesi, che non hanno pensato due volte a saltare giù dalla propria nave per incamminarsi verso i due in difficoltà, con tanto di cioccolato a sorpresa nascosto nel cargo di cibo e bevande.

“Una spedizione davvero intensa, vissuta nell’oscurità totale, con tante difficoltà da superare – scrive Ousland – . Io e Mike abbiamo davvero visto il meglio della nostra amicizia“.

 

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4 Commenti

  1. Seguendo questi avvenimenti mi è venuta in mente l’impresa di Robert Falcon Scott del 1910. Dopo aver raggiunto con i compagni il polo Sud e aver trovato la bandiera norvegese piantata un mese prima da Amundsen ritornò sui suoi passi e perdendo a uno a uno tutti i compagni giunse fino a circa tre giorni dalla salvezza dove morì anche lui e dove fu ritrovato circa 8 mesi dopo. Altri tempi…. Altri esploratori….

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