Montagna.TV

Artico. Una missione di salvataggio per Mike Horn e Borge Ousland

Due esploratori norvegesi in arrivo con cibo, bevande e una sorpresa

La traversata artica di Mike Horn e Borge Ousland non finirà come sperato. I due esploratori hanno razioni di cibo residue per soli due giorni, tempo troppo limitato per coprire 300 km e raggiungere gli 80 gradi Nord, dove li attende la Pangaea. È lo stesso Mike a rompere il silenzio, o meglio fare chiarezza tra le tante voci circolanti, spiegando la situazione in un lungo post pubblicato ieri sui suoi canali social.

Il piano alternativo

“Dato che c’è molta confusione, vorrei condividere con voi il nostro piano d’azione. Come molti di voi sapranno, l’obiettivo della spedizione era di saltare giù dalla mia nave, la Pangaea, a 85 gradi Nord, sul versante dell’Alaska, attraversare il Mar Glaciale Artico passando per il Polo Nord (90°N), proseguire sul lato norvegese fino a raggiungere una posizione idonea ad essere recuperati dalla Pangaea. Avevamo stimato tale posizione attorno agli 80°N, sulla base di immagini satellitari. In totale avremmo dovuto coprire 1.600 km (in linea retta) tra inizio e fine.

Mentre i giorni, le settimane e I mesi passavano, è diventato progressivamente chiaro che io e Borge saremmo rimasti a corto di cibo per coprire la distanza definite inizialmente. Dall’inizio della spedizione i nostri progressi giornalieri (in media 15 km al giorno) sono risultati essere inferiori al previsto, soprattutto a causa delle ampie zone di mare aperto, maltempo e deriva dei ghiacci in senso opposto alla nostra direzione, che ci ha più volte spinti indietro. Oggi, alla posizione in cui ci troviamo (82°56’), abbiamo coperto circa 1.300 km in linea retta, che significa che ci manchino altri 300 km per raggiungere la Pangaea a 80°N. Con 3 giorni di cibo residui non è fattibile.

Quindi non abbiamo avuto altra scelta che trovare un piano di recupero alternativo. Irremovibili nell’idea di terminare la spedizione così come l’abbiamo iniziata (via nave) abbiamo trovato una nave norvegese che sta attraversando i ghiacci, la Lance, più grande della Pangaea, disposta a venire in nostro aiuto.

Mentre scrivo queste righe, la Lance sta già venendo a recuperarci. Ci siamo dati appuntamento a 82°N, il che significa che abbiamo circa 90 km da coprire con i 3 giorni di cibo che restano. Anche se si tratta di una opzione decisamente migliore del tentativo di raggiungere la Pangaea, continuiamo a rischiare grosso. Ma, come ho già detto, questa è l’avventura che ci siamo scelti!”

Imprevisti

Qual è nello specifico il problema? La difficoltà della Lance di proseguire verso 82°N attraverso i ghiacci. Mike ci mostra una immagine “in cui potete vedere la Lance che fa un primo tentativo di entrare nel ghiaccio prima di restare bloccata. Condizione che ha costretto l’equipaggio a tornare indietro e cercare un passaggio alternativo”.

Un equipaggio ben preparato, “navigatori artici esperti e esploratori norvegesi, che hanno avviato in autonomia una spedizione per venirci incontro sul ghiaccio e portarci del cibo extra nel caso in cui la Lance dovesse restare nuovamente bloccata”. Potremmo chiamarli eroi.

“Nel mentre la mia Pangaea attenderà il ritorno della Lance sul limitare dei ghiacci. Una volta tornati a bordo salperemo alla volta di Longyearbyen per terminare ufficialmente la nostra spedizione”.

L’ottimismo non manca

Mike ci sembra tranquillo e fiducioso. Così come ottimista appare anche Aleksander Gamme – uno dei due esploratori norvegesi pronto ad andargli incontro sui ghiacci insieme al compagno e responsabile operativo Bengt Rotmo – che su Instagram si è detto pronto a scivolare sui ghiacci artici in una corsa contro il tempo, per aiutare Mike e Borge.

Il magazine “Une monde d’aventures” fornisce qualche dettaglio in più sulla missione in corso. La Lance risulta bloccata a 82°11’, circa 15 miglia marine (24 km) dal punto di incontro prefissato. I tentativi di disancorarla dai ghiacci sono risultati vani. Una terza nave potrebbe quindi entrare in gioco. Si tratta della “Prince héritier Haakon”, rompighiaccio ultramoderna dell’Istituto polare norvegese, che sta conducendo delle ricerche nell’Artico e potrebbe intervenire se necessario in aiuto della Lance.

Il portavoce della spedizione di Mike e Borge, Lars Ebbesen, ha dichiarato che, in casi estremi, si potrebbe anche pensare all’invio di un elicottero.

24 ore cruciali

Nel libro d’avventura che sembra essere ormai la traversata di Mike e Borge, il prossimo capitolo prevede una nuova tempesta. Il maltempo dovrebbe iniziare proprio oggi secondo le previsioni. La forza del vento tenderà a incrementare a partire da domani. Giovedì si prevede ulteriore abbassamento della visibilità.

L’obiettivo di Aleksander e Bengt è di raggiungere i due esploratori prima dell’arrivo della tempesta, ovvero oggi. Avranno da coprire 42 chilometri sui ghiacci. Con loro hanno cibo, bevande e una sorpresa segreta. Tra andata e ritorno hanno previsto di impiegare 4 giorni. Siamo ormai a metà.

Exit mobile version