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Giornata internazionale del leopardo delle nevi. L’appello dello “snow leopard” Andrzej Bargiel

Il 23 ottobre si celebra la Giornata Internazionale del leopardo delle nevi.

Introdotta nel 2014, la ricorrenza vuole sensibilizzare la collettività sulla fragilità della Panthera uncia, una delle specie maggiormente a rischio estinzione al mondo. Secondo le stime più recenti del Global Snow Leopard Ecosystem Protection Program, risalenti al 2013, gli esemplari presenti in natura sarebbero in media 4.000 (tra i 3920 ed i 6390), distribuiti in maniera frammentata tra i monti di Afghanistan, Bhutan, Cina, India, Kazakihstan, Kyrgyzstan, Mongolia, Nepal, Pakistan, Russia, Tajikistan e Uzbekistan.

Si tratta di una specie a rischio a causa della progressiva perdita di habitat per mano umana (soprattutto per il bracconaggio) e dei cambiamenti climatici.

La nascita della Giornata Internazionale del leopardo delle nevi

Il mondo ha preso a cuore il leopardo delle nevi, impegnandosi nella sua salvaguardia relativamente di recente. Nel 2014 i dodici paesi asiatici che rappresentano la sua casa hanno introdotto ufficialmente la Giornata Internazionale dedicata alla specie. Un giorno particolare che segnava il primo anniversario dell’adozione della Dichiarazione di Bishkek per la salvaguardia del leopardo delle nevi. Adottata per l’appunto il 23 ottobre 2013 nell’ambito del primo Forum globale sulla conservazione del leopardo delle nevi nella capitale del Kirghizistan, Bishkek. Un incontro internazionale promosso dal del presidente del Kirghizistan, Almazbek Atambaev, che ha portato a un accordo tra i governi nazionali, impegnati da allora a proteggere insieme la specie e il suo ecosistema.

In seguito il 2015 è stato dichiarato dalle dodici nazioni anno internazionale del leopardo delle nevi.

2019. L’App del WWF che monitora i leopardi delle nevi

In occasione del quinto anniversario di questo appuntamento mondiale, il WWF Russia, , in partnership con IT- Company di Mosca, ha lanciato una App per smartphone che consentirà di monitorare e proteggere i leopardi delle nevi ancora presenti in natura. Disponibile anche in inglese, così da poter avviare una sperimentazione in India.

L’app verrà utilizzata da ranger e biologi per raccogliere dati sulla presenza della specie, seguendone le tracce e i percorsi, che verranno mostrati sottoforma di mappe digitali.

Snow leopard, dal felino ai record alpinistici

Ogni appassionato di alpinismo inevitabilmente associa il leopardo delle nevi – lo snow leopard – all’omonimo titolo che viene dato a chi sale le cinque vette oltre i 7.000 metri dell’ex Unione Sovietica: il Khan Tengri (7010 m), il Pobeda Peak (7439 m), il Peak Korzeniewski (7105 m), il Kommunizmu Peak (7495 m) e il Lenin Peak (7134 m), dislocate tra Kirghizistan, Kazakistan e Tagikistan.

Sono oltre 600 gli alpinisti ad aver completato l’impresa a partire dal 1961. Il primo italiano è stato Cala Cimenti nel 2015. Un anno più tardi, nell’agosto 2016, Andrzej Bargiel ha realizzato le cinque salite in soli 30 giorni. È proprio lui ad aver voluto ricordare al mondo il legame tra tale onoreficenza e la specie a rischio estinzione da cui ha guadagnato il nome, con un video pubblicato questa mattina sui suoi canali social.

Un minuto carico di riflessioni quello regalato da Andrzej ai tanti follower, o meglio dire al mondo. Un messaggio rivolto a tutti, perché ciascuno di noi prenda coscienza di ciò che il Pianeta rischia di perdere.

Fa un paragone che sicuramente brucia potente dentro di sé Bargiel: quello tra l’Everest, i cui ghiacciai sottoposti ad un progressivo scioglimento mettono a rischio la vita di chi tenta di salirne le pendici, e il leopardo delle nevi, la cui sopravvivenza è osteggiata dal cambiamento climatico, ma anche dall’uomo. Cause che sommate potrebbero portare alla scomparsa del 30% degli habitat popolati dalla specie.

“Oggi sono prima di tutto un leopardo delle nevi perché oggi celebriamo la sua giornata”, dice Bargiel, invitando a fare attenzione alle proprie scelte da consumatori per salvaguardare questo animale affascinante. “Prendetevi cura del nostro Pianeta perché senza animali, senza natura, non sopravviveremo!” conclude il polacco.

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