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“Sbulliamoci”. Un concorso CAI contro il bullismo tra i giovani

Il bullismo incontra per la prima volta il mondo della montagna in un concorso promosso dal Club Alpino italiano, rivolto ai più giovani.

A stimolare l’interesse del CAI nei confronti di questa problematica dilagante, sono i dati emersi dalle ultime indagini Istat. Oltre il 50% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni ha dichiarato di essere stato oggetto di atti di bullismo o cyberbullismo. Offese di tipologia verbale o fisica, intenzionali e spesso reiterate da parte di uno o più compagni di classe. Tra i due sessi il più debole appare essere quello femminile.

Nell’ottica di sensibilizzare in maniera efficace sul problema tale fascia d’età a rischio, il CAI ha indetto, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, un concorso nazionale rivolto a tutti gli studenti delle scuole secondarie di primo grado e del biennio delle scuole secondarie di secondo grado, intitolato “Sbulliamoci, smontiamo i bulli e le bulle”.

Regole del concorso

Le classi sono invitate a produrre un elaborato seguendo la traccia: “Sbulliamoci. Smontiamo i bulli e le bulle percorrendo strategie efficaci per contrastare il radicamento di atteggiamenti prevaricatori messi in pratica da chi vuole emergere con la prepotenza, ma anche dai compagni che manifestano atteggiamenti di accettazione, di condiscendenza o di plauso verso azioni aggressive e vessatorie, fisiche o telematiche”.

Un elaborato dunque collettivo, che potrà essere prodotto in una delle seguenti forme:

  • scritta (lettera, breve racconto, articolo di giornale, tema, poesia, canzone),
  • multimediale (video, testo radiofonico, presentazione interattiva)
  • grafica (fotobook, pittura, disegno).

La partecipazione al concorso è gratuita, previa iscrizione on line sul sito www.cai.it (sezione “CAI Scuola”, poi “Altri progetti per la scuola”) entro il 15 febbraio 2020. Termine ultimo per l’invio degli elaborati è invece il 30 aprile 2020.

Sul medesimo sito è scaricabile il bando completo.

Premi in palio per le classi

Ad ognuna delle sopracitate categorie (forma scritta, multimediale e grafica) verranno assegnati dei premi per i migliori due elaborati.

Rispettivamente 1000 e 500 Euro, vincolati a finalità didattiche, sia alla fascia delle medie che a quella delle superiori, per un totale dunque di dodici premi in palio.

“Con questo concorso, il CAI intende stimolare gli studenti alla percezione e al riconoscimento oggettivo del bullismo, all’immedesimazione nelle emozioni di una vittima, al riconoscimento di sé quale attore, gregario o spettatore remissivo”, ha dichiarato il referente del Gruppo di lavoro CAI-Scuola Francesco Carrer.

“Inoltre intendiamo favorire nei più giovani lo sviluppo di comportamenti pro-sociali di gruppo, oltre a procedure e comportamenti efficaci per gestire il fenomeno all’interno del gruppo classe”.

Quale legame tra bullismo e montagna?

Il Club alpino italiano ha piena coscienza dell’importante ruolo che la montagna può rivestire come luogo di promozione, recupero e crescita dell’individuo, con particolare riferimento ai giovani. Un principio che si ritrova nella “Carta etica della montagna”.

Trascorrere periodi in ambiente montano facilita “l’introduzione di modelli comportamentali positivi, la socializzazione, l’assunzione e l’esercizio della responsabilità individuale”. Pertanto, accanto ai premi monetari, le sei classi vincitrici avranno la possibilità di vivere l’esperienza di due giorni di trekking con pernotto in rifugio.

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Un commento

  1. Il bullismo esiste a tutte le età e soprattutto sui luoghi di lavoro. Cerchiamo di educare i giovani in modo che siano, un domani, degli adulti migliori di quelli che popolano la nostra società.

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