Curiosità

Da Dubai alla cima del Monviso in 12 ore, un amore più forte di ogni distanza

La passione per la montagna è qualcosa che va oltre distanze, costi e orari. A dimostrarlo c’è la storia di Alberto Avalis, ventinovenne piemontese che dopo aver vissuto tra Australia e Stati Uniti si è stabilizzato a Dubai dove, da sette anni, lavora come istruttore di paracadutismo. “Sono una di quelle persone che ha la fortuna di aver girato il mondo e di vivere grazie a una passione” si presenta. La vita da giramondo è sicuramente fantastica, ma porta con se un forte senso di nostalgia per la propria terra. Difficile chiamare casa un posto dove non si è cresciuti, così inizi a maturare dentro un malinconico senso di appartenenza a quel luogo lontano. Quasi un amore che non avresti mai detto di provare fin quando tra te e quel territorio si sono messi di mezzo 4mila e più chilometri. Luoghi “di una bellezza infinita, il Monviso e il suo territorio” commenta Alberto originario della provincia di Cuneo, cresciuto osservando le sfumature della giornata incrociarsi sui versanti del Re di Pietra, alle cui pendici nasce il Po.

Durante l’estate, trascorsa in Italia, Avalis non è riuscito a salire in cima alla montagna che più ama: il Monviso. “A settembre sono rientrato a Dubai”, ma il desiderio di ritornare in cima alla montagna di casa era così grande che alla fine “ho deciso di partire senza rifletterci troppo”. Il 9 settembre alle 3.35 del mattino ha preso un volo da Dubai, ritrovandosi nella tarda mattinata all’aeroporto di Milano. “Ho noleggiato una macchina, raggiunto casa dei miei genitori, preparato il materiale e poi sono partito verso Pian Del Re. Ho iniziato a salire verso le 12. Una giornata bellissima quella che mi ha accompagnato in vetta a Viso per la mia terza volta” ricorda quasi con commozione il ragazzo. Il Monviso è stata la mia prima vera montagna, avevo 18 anni e ricordo ancora l’emozione, la bellezza unica dell’alba vissuta da lassù. Ci sono molto legato”. Una veloce “sgambata” di 12 ore e oltre 4mila chilometri per tornare sulla montagna del cuore, alla ricerca delle sensazioni perdute che solo la montagna sa regalare. Alberto tornerà a Dubai la sera successiva, “con la soddisfazione e l’energia che solo che va in montagna può conoscere”.

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3 Commenti

  1. ….e con il portafoglio che sicuramente non avrà risentito problemi….grazie per questa storia strappa lacrime. non c’è proprio più niente da scrivere???

  2. non potrei definirlo un alpinismo a basso impatto ambientale…. A/R 10000 Km di aereo per salire una montagna!

  3. Intanto a Dubai c’e’ una pista da sci indoor di 400 metri,dicono che ne costruiranno un’altra da mille.Basta lanciare l’idea e costruirebbero pure una montagna di vera roccia , esternamente.

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