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Cercasi volontari per il censimento dei cervi in Appennino

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, nell’Appennino tosco-romagnolo, cerca volontari per il censimento del cervo nobile al bramito, in programma dal 26 al 28 settembre 2019.

Un appuntamento annuale che richiama appassionati da tutta Italia e non solo, tanto da aver definito due categorie di volontari: principianti e veterani. Questi ultimi saranno di riferimento per chi si dedicherà al censimento per la prima volta. Si consiglia dunque a tutti gli interessati di procedere quanto prima all’iscrizione, tramite il sito www.cervo.parcoforestecasentinesi.it.

Le richieste saranno accettate in ordine cronologico di arrivo, fino a raggiungere il tetto massimo definito. La scadenza per le iscrizioni è fissata in data 15 settembre 2019.

Il censimento al bramito

La scelta di condurre il censimento nell’ultima settimana di settembre non risulta casuale. I cervi vengono difatti censiti sulla base del bramito, la tipica vocalizzazione che emettono nella stagione riproduttiva, all’inizio dell’autunno. Il censimento consiste in sintesi nella localizzazione e conteggio dei maschi adulti.

Tale metodica è stata introdotta oltre 40 anni fa in Norvegia da R. Langvatn, nel 1977. Nel Parco delle Foreste Casentinesi è stato sperimentato a partire dal 1989 e recepito dall’area protetta nel 2007 con il coinvolgimento di vari enti quali I.S.P.R.A., Carabinieri forestali, Province di Arezzo, Firenze, Forlì-Cesena, Unioni dei Comuni Montani del Casentino e con il coordinamento dello staff tecnico di D.R.E.Am Italia.
Rientra di fatto tra le misure di gestione faunistica partecipata del Parco, con la funzione di riuscire a garantire la corretta conservazione della specie.

Area di monitoraggio

I volontari saranno impegnati nel censire i cervi in zone con alti coefficienti di boscosità, ovvero in aree di bosco fitto. In tali condizioni riconoscere visivamente un cervo risulterebbe decisamente complesso. Il bramito diventa l’opzione alternativa. La superficie totale sottoposta a monitoraggio è pari a circa 25mila ettari, con una quota minima di 300 m e massima di 1.700 m, distribuiti tra Toscana e Emilia Romagna. 295 i punti di rilevazione identificati.

Come comportarsi

Il censimento si svolgerà in notturna. Con scarponi da trekking e torcia, i volontari impegnati nei punti di rilevazione dovranno tendere l’orecchio per captare il bramito. Le attività verranno svolte suddivisi in pattuglie, sotto il coordinamento del personale esperto del Parco nazionale e dei Carabinieri Forestali.

Non solo cervi

Al termine delle serate di censimento saranno anche svolte sessioni di wolf-howling, ovvero di ascolto dell’ululato del lupo. A corollario delle attività in campo saranno anche svolti eventi formativi e culturali.

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