Bike

In Valsesia pedalando alla scoperta dei Walser

Continua il viaggio di presentazione di Montagna.tv all’ edizione dello speciale Outdoor Bike che i lettori potranno trovare allegato al primo numero della nuova testata di Editoriale Domus, Meridiani Cammini, in edicola a breve.
Il viaggio si articolerà in 16 appuntamenti in cui attraverso le interviste ad alcuni testimonial locali vi presenteremo alcune delle migliori destinazioni per la bici in montagna sulle Alpi.

 

Andrea Colla, subito dopo il servizio militare prestato in qualità di Ufficiale degli Alpini, inizia a lavorare alla Monterosa 2000 S.p.A., la società proprietaria della stazione sciistica di Alagna, diventandone direttore. Oggi si occupa dello sviluppo impiantistico sul lato piemontese di Monterosa Ski che ricomprende quattro località (Alagna, Alpe di Mera, Sacro Monte di Varallo e Macugnaga) e offre un servizio indispensabile ai biker che intendono pedalare sui sentieri realizzati dai Walser.

Carta d’identità

NOME: Andrea
COGNOME: Colla
NATO IL: 23/07/1969
SEGNO ZODIACALE: Leone
NATO A: Varallo
VIVE A: Varallo
ATTIVITÀ’: Direttore Amministrativo e Procuratore Generale di Monterosa 2000 S.p.A.

Andrea, come le risalite meccaniche hanno dato origine a un modo nuovo di intendere il turismo su due ruote in alta montagna?

“Le risalite meccaniche, sin dalla loro origine, hanno trasformato il modo di “andare in montagna”, semplificandolo. Questo vale sicuramente per il periodo invernale, ma anche per quello estivo. È in particolare in questa stagione, l’estate, appunto, che si è riscontrata una maggiore diversificazione dell’utenza che frequenta la montagna: all’alpinista “classico”, che storicamente utilizza gli impianti per “velocizzare” l’arrivo all’attacco delle sue ascensioni di alta quota, si sono dapprima affiancati i turisti e le famiglie, che, meno allenati, utilizzano il mezzo di trasporto per raggiungere le quote intermedie, ove compiere passeggiate o momenti di svago all’aria aperta, anche solo per godere del panorama. Negli ultimi anni, a questa categoria, si è affiancata una nuova clientela, più o meno sportiva, che percorre itinerari un tempo dedicati al trekking in quota con un nuovo mezzo: la mountain bike. A volte questi sportivi utilizzano invece l’impianto per “guadagnare quota” (rapidamente) e cimentarsi in successive discese, più o meno adrenaliniche, a seconda delle proprie abilità e preferenze, e dell’offerta del territorio che frequentano. In sintesi, il mezzo “impianto a fune” svolge, nella sua economicità e semplicità di utilizzo, la funzione di principale mezzo di trasporto pubblico nei territori montani; la sua presenza, che sia esso dedicato all’attività invernale o estiva o a entrambe, costituisce per il territorio montano un fondamentale motore di sviluppo economico, che crea economia diretta, indiretta e indotta e genera conseguentemente occupazione e benessere. È, e rimane, il vero punto di inizio di tutta la filiera economica del turismo montano e, fra tutti i mezzi di trasporto, è forse lo strumento più eco-compatibile sia per come è realizzato nel contesto ambientale, sia durante la sua gestione”.

Quali sono le prospettive future?

“Il trend che stiamo vivendo, orientato alla vita all’aria aperta, sportiva e non, all’esercizio fisico quale sinonimo di “stare in salute” e, di conseguenza, all’impiego sempre maggiore dello strumento bike, ci indicano una grande potenzialità di richiamo verso il territorio montano di clientela in precedenza non vocata a questa destinazione. Sono segnali importanti che ci devono far riflettere su come poter mettere a disposizione le nostre risorse ambientali, valorizzandole e destinandole alla progressiva creazione di un valore aggiunto sul territorio”.

Quali pensa siano le strategie più opportune da mettere in campo?

“Qualsiasi strategia può nascere solo da una prima analisi dei potenziali, delle risorse disponibili, non solo strettamente economiche, e degli strumenti già esistenti. In Valsesia, negli anni, sono già stati realizzati importanti e interessanti investimenti che necessitavano in primo luogo di essere messi in rete, gestiti, valorizzati e promossi. A questi primi interventi ne seguiranno altri, progressivamente, con l’obiettivo di integrare l’esistente per sviluppare un prodotto bike per un’utenza quanto più diversificata, incentivando il potenziamento degli attuali servizi all’utenza, sviluppando altresì i collegamenti con i territori delle valli limitrofe. Alla base del progetto c’è, e rimane, l’ambiente naturale di pregio che la Valsesia offre, la facilità e la velocità di raggiungimento e, naturalmente, la maestosità del Monte Rosa”.

Gli itinerari della Valsesia a che tipo di biker sono dedicati?

“La Valsesia è una valle particolarmente indicata all’uso della e-bike. Questo mezzo permette infatti ai più di visitare luoghi che la normale mountain bike consentirebbe di raggiungere solo con un buon livello di preparazione fisica, date la tecnicità e la pendenza dei sentieri al di fuori della pista ciclabile. La recente sistemazione, con buona segnaletica, delle piste ciclabili della Valsesia, offre diverse opportunità anche ai cicloescursionisti che, in questo modo possono godere dei panorami stupendi sul massiccio del Monte Rosa. Il tracciato della “Boscarola” consente di spostarsi verso Bielmonte e il territorio biellese; il Passo del Turlo, a quota 2738 metri, collega, invece, con un percorso molto impegnativo, Alagna con Macugnaga, in Valle Anzasca. Infine, l’uso degli impianti di risalita di Alagna, nel periodo estivo, facilita l’accesso alla scoperta dei molteplici tour nelle valli di Gressoney o Champoluc”.

Tra i tanti eventi dell’estate 2019 qual è quello da non perdere?

“Dal 1° weekend di giugno all’ultimo di settembre, ovunque in valle (per info: www.atlvalsesiavercelli.it) si svolgeranno fiere, manifestazioni sportive, rassegne enogastronomiche e incontri didattici. Tra i vari appuntamenti in calendario, suggerisco ai lettori di visitare l’“Alpàa” che avrà luogo a Varallo dal 12 al 21 luglio; tutte le informazioni sul sito web“.

Gli itinerari

  • ALL MOUNTAIN E-MTB

MONTEROSA SKI IN MTB

AREA: Alta Valsesia
PARTENZA: Alagna; impianti di risalita
ARRIVO: Alagna
LUNGHEZZA: 50 km
DISLIVELLO: 0 m positivo; 2000 m negativo (Gressoney) o 4000 m negativo (Champoluc)
DURATA: 5/7 h
DIFFICOLTÀ: medio-bassa (fisica)/medio-alta (tecnica)
PERIODO: estate
INFO: www.visitmonterosa.com e www.atlvalsesiavercelli.it

DESCRIZIONE: si sfruttano gli impianti di risalita acquistando il biglietto del Monterosa Ski. Da Alagna con impianti fino al Passo dei Salati. Da qui discesa fino al Gabiet e due possibilità di percorso: discesa per la pista fino in località Stafal o seguendo indicazioni fino a Jolanda, da dove si scende fino a Bedemie e da lì, per sentiero, fino a Stafal. Riutilizzare impianti fino al Colle Bettaforca, dal quale inizia la discesa fino a Ciarcerio. Quindi si scende fino a Frachey (Valle di Ayas), e a Champoluc. Per il ritorno si utilizza la funicolare fino a Ciarcerio, si continua con seggiovia Mandria e da lì discesa fino alla partenza della seggiovia che conduce al Colle Bettaforca. Discesa fino a Gressoney (Stafal). Risalita con impianti fino al Passo dei Salati e discesa in mtb fino a Cimalegna, stazione intermedia della tratta Pianalunga-Salati. Da qui si scende in funivia fino a Pianalunga e, infine, su strada sterrata si raggiunge Alagna.

  • MTB & E-MTB

PERCORSO MERA-BIELMONTE E VICEVERSA

PARTENZA E ARRIVO: Mera seggiovie
ARRIVO: Bielmonte Piazzale
LUNGHEZZA: 22,5 km
DISLIVELLO: 600 m positivo; 550 m negativo
DURATA: 3 h/3 h e 30’
DIFFICOLTÀ: facile (fisica e tecnica)
PERIODO: da maggio a novembre
INFO: www.alpedimera.it e www.atlvalsesiavercelli.it

DESCRIZIONE: con partenza dalla stazione d’arrivo della Seggiovia Scopello-Mera, si scende lungo la carrozzabile per 2 km sino al bivio per il colle della Boscarola, indicato a destra dal cartello giallo con il n° 3. Da qui, attraverso un’agevole strada sterrata, si giunge al colle (1423 m), dopo 2,5 km in leggera salita. La strada inizia poi a scendere fino alla Dolca, da dove un’alternanza di sali/scendi porta, in 10 km alla casa del Pescatore. Da questo punto la strada riprende a risalire in maniera costante per 5 km giungendo a Bielmonte, dopo essere passata dal Bocchetto Sessera. L’itinerario si sviluppa all’interno dell’Oasi Zegna, nella Foresta regionale dell’Alta Valsessera, percorrendo una strada forestale molto ampia.

  • MTB & E-MTB

BALMUCCIA/ALAGNA E RITORNO

PARTENZA: Balmuccia
ARRIVO: Alagna
LUNGHEZZA: 28,5 km
DISLIVELLO: 613 m
DURATA: 3 h e 30’/4 h
DIFFICOLTÀ: medio-facile (fisica)/facile (tecnica)
PERIODO: tutto l’anno
INFO: www.alpedimera.it e www.atlvalsesiavercelli.it

DESCRIZIONE: dal parcheggio del Centro canoa e rafting Monrosa parte un sentiero che, dopo il ponte sul Sesia, conduce all’abitato di Scopetta. Dopo 400 m di asfalto si prende la ciclabile di Muro di Scopa, fino a Scopello. L’itinerario continua in direzione Piode, Ponte di Quare e Rassa. Giunti a Campertogno si lascia il Sesia e si sale su strada asfaltata sino a Rusa. Da qui si rientra su di un sentiero boschivo che conduce a Mollia e a Otra Sesia. Si imbocca una sterrata fino al ponte di Isolello, si attraversa di nuovo il Sesia e ci si dirige verso Balma di Riva Valdobbia. Infine, seguendo le indicazioni dell’ultimo cartello giallo, si raggiunge Alagna, potendo ammirare gli scorci più suggestivi.

  • MTB & E-MTB

SCOPELLO, MERA, RASSA, SCOPELLO (ALAGNA)

PARTENZA: Scopello, piazzale seggiovia per Mera
ARRIVO: Scopello (Alagna)

LUNGHEZZA: 27,5 km (35,5 km)
DISLIVELLO: 200/600 m positivo; 1100 m negativo
DURATA: 3 h/3 h e 30’ (4 h/4 h e 30’)
DIFFICOLTÀ: medio-facile (fisica)/media (tecnica)
PERIODO: da maggio a ottobre
INFO: www.alpedimera.it e www.atlvalsesiavercelli.it

DESCRIZIONE: nel caso non si usufruisca della seggiovia, prevedere 10 km di strada con pendenza continua da Scopello all’Alpe di Mera. Dall’arrivo della seggiovia ci dirigiamo sino ai piedi del Monte Camparient, per attraversare tutta l’Alpe Mera fino al Colle d’Ovago, sotto il Monte Ometto. Raggiunta l’Alpe Meggiana, all’altezza del Lago del Pizzo, un maestoso Monte Rosa ci accompagna sino all’Alpe Sorbella. Si scende a Rassa e, arrivati al ponte delle Quare, ci si ricongiunge all’itinerario n° 1. Da qui si può decidere se proseguire verso Alagna o tornare a Scopello.

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