Un monumentale chiodo d’arrampicata sulla vetta del Tuglia, il Cervino della Carnia
Un grande chiodo di un metro e settanta e un’ottantina di chili di peso è stato piantato sulla vetta del Monte Tuglia: è questo, simbolicamente, l’omaggio reso dai compaesani e dai colleghi soccorritori a Carlo Ceconi, tecnico del Soccorso Alpino e speleologico scomparso sotto una valanga sul Monte Coglians ai primi di febbraio del 2019.
La scultura rappresenta monumentale chiodo, il simbolo dell’unione tra la parete e l’alpinista, è fatta di legno ed è conficcata sulla cima di quello che è considerato il Cervino della Carnia, per la sua forma aguzza.
A posizionarlo la scorsa domenica i tecnici della stazione di Forni Avoltri del Soccorso Alpino e Speleologico. Durante la giornata è stato anche messo in sicurezza, pulendo e attrezzando con duecento metri di cavo e chiodi, l’itinerario di salita lungo la via normale, il sentiero “Creto di Tuio”. L’operazione è stata resa possibile grazie a una donazione raccolta con i fondi per la tempesta Vaia dell’ottobre 2018. In settembre avrà luogo l’inaugurazione ufficiale con la messa in opera di due tabelle indicative che segnalano il sentiero stesso.
Carpenteria in legno degna di miglior causa…
Soprattutto molto più pertinente con la montagna di tutte quelle croci, simboli religiosi che in una repubblica laica dovrebbero essere rimosse e bruciate….
Sì, ma sempre un qualcosa in più, di cui la montagna non ha bisogno. Quando la smetteranno di deturparla?!? A quando il vero rispetto per la montagna, cioè lasciarla così com’è?
Sopra un a cima brulla c’e’chi non ci vede niente e gli scatta il bisogno di arricchirla di ammenicoli ( recita un dizionario: Aggeggio, cosa inutile e ingombrante.)..altri invece ritengono la vista a 360 gradi , che suggerisce pensieri individuali liberi di vagabondare ovunque, inciampata su un pensiero strandard ,suggerito per usucapione.