ItinerariItinerari trekking

Il Sentiero Italia in Calabria

C’è una regione, in fondo alla Penisola, dove il Sentiero Italia può sembrare un’impresa eroica. Non per l’impegno fisico richiesto a chi lo vuole percorrere, ma per il numero esiguo dei soci CAI a disposizione. In Calabria, il Club fondato da Quintino Sella può contare solo su cinque sezioni (Castrovillari, Verbicaro, Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria) e su un migliaio di soci. Ma i calabresi sono tosti, e si sono messi al lavoro.

Abbiamo iniziato trent’anni fa, con l’aiuto di Teresio Valsesia e di altri soci piemontesi” spiega Alfonso Picone Chiodo, escursionista e scrittore di Reggio. “Quando abbiamo iniziato a segnare il Sentiero Italia tra Gambarie, il Santuario di Polsi e San Luca, sull’Aspromonte c’erano ancora i sequestri di persona, e Polizia e Carabinieri sono venuti a indagare. Poi le cose si sono normalizzate, è nato il Parco, e i camminatori si sono moltiplicati”.  

Chi ha un’immagine antica del Sud si può sorprendere, ma il CAI in Calabria è governato soprattutto da donne. Oltre alla presidente regionale Mariarosaria D’Atri, appartengono al gentil sesso le presidenti delle sezioni di Castrovillari, Verbicaro e Reggio Calabria. Uomini e donne che siano, i soci CAI calabresi si sono trovati davanti a un compito faticoso. Dallo Stretto al confine con la Basilicata, il Sentiero Italia misura 654 chilometri, e si articola in 32 tappe, che traversano l’Aspromonte, le Serre, la Sila, la Catena Costiera e il Pollino. 

Siamo a buon punto” spiega la presidente D’Atri. “La segnaletica orizzontale è quasi completa, le camminate inaugurali a Fagnano Castello e a Bonifati hanno avuto successo. La Regione Calabria, nel 2018, ha stanziato dei fondi importanti”. 

Il vero problema, per il lungo e bellissimo sentiero che sale da Reggio Calabria verso nord, è quello dei posti-tappa. Circa metà delle tappe si conclude in località prive di strutture ricettive. Nelle condizioni attuali, il Sentiero può essere percorso solo da chi viaggia in autonomia, con tenda, sacco a pelo, fornello e viveri, o a gruppi che dispongono di un veicolo di appoggio. 

Nelle località turistiche della Sila, da Camigliatello Silano a Lorica, esistono alberghi, pensioni e bed & breakfast. In altre località non c’è nulla. Ma non pensiamo a costruire rifugi” spiega Mario Mele, presidente del CAI di Cosenza. “Per risolvere il problema, realizzeremo delle bretelle per collegare il Sentiero Italia ai paesi. A Mendicino, San Lucido e Guardia Piemontese, gruppi di giovani hanno iniziato a realizzare degli alberghi diffusi” conclude Mele. 

Ad aiutare i pochi e volenterosi soci del CAI, da qualche mese, è la Regione Calabria. “Il Progetto Sentieristica, finanziato con fondi europei, prevede la realizzazione di una ciclovia, e varie iniziative promozionali” spiega Sergio Tralongo, direttore del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Per il Sentiero Italia sono stati stanziati 6 milioni di euro, 2 per il tracciato principale e 4 per le diramazioni. Il capofila per questi interventi, che riguardano tutte le aree protette calabresi, è il nostro Parco” prosegue il direttore Tralongo. 

Nell’inverno 2018-‘19, che sui monti di Calabria ha portato molta neve, si è iniziato a lavorare a bassa quota. Ora i lavori di sistemazione e segnatura, affidati a cooperative locali, interessano tutto il territorio. La legge individua il CAI Calabria come unico interlocutore del progetto. Le Sezioni hanno compiti promozionali sul territorio. 

Certo, in Calabria, il CAI non è l’unica associazione a occuparsi di sentieri. Tra l’Aspromonte e le Serre corre da trent’anni il Sentiero del Brigante, sulla costa jonica passa il Sentiero dell’Inglese. Hanno motivazioni religiose il Cammino di San Francesco di Paola e quello dedicato a Gioacchino da Fiore. 

Nel 2018 la Regione ha finanziato la guida Cammini di Calabria, pubblicata dal Touring Club Italiano e curata da Fabrizio Ardito e Natalino Russo. Il volumetto, disponibile anche in inglese, comprende i quattro itinerari citati ma non il Sentiero Italia.

Noi del CAI non siamo in competizione con nessuno” sorride Alfonso Picone Chiodo. “Tra l’Aspromonte e le Serre il Sentiero Italia coincide per lunghi tratti con il Sentiero del Brigante. Nelle nostre pubblicazioni e sul nostro sito lo diciamo con chiarezza”. Usa toni analoghi Mario Mele, presidente del CAI di Cosenza, quando parla della Catena Costiera. “Qui il Sentiero Italia coincide a tratti con il Cammino di San Francesco di Paola”. Anche i giovani che hanno individuato e segnato il percorso nei luoghi del Santo hanno capito l’importanza di far coesistere i due tracciati” continua Mele. “Il Monte Cocuzzo, la Serra Pantalonata e le vette vicine sono montagne magnifiche, affacciate sul Tirreno. In luoghi così belli non avrebbe senso litigare”.    

Tags

Articoli correlati

Un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close