Cronaca

In pantaloncini e maglietta bloccato dalla neve tratto in salvo sulla ferrata Nito Staich

Ricordiamoci di essere in una mezza stagione”. Queste le parole con cui Filippo Thiery, meteorologo del programma Geo, commentava una settimana fa la brusca interruzione del tepore primaverile col sopraggiungere di una lunga perturbazione che, con temperature decisamente basse, pioggia in pianura a intervalli poco prevedibili e neve in quota, ha portato a sentirci nuovamente in pieno inverno.

Se la sicurezza in montagna risulta una ovvia priorità in inverno, quando supportati anche dai consigli del CNSAS sappiamo bene di dover pianificare in ogni dettaglio gli itinerari escursionistici, analizzando previsioni meteo, bollettini del rischio valanghe, e portando nello zaino tutta l’attrezzatura necessaria ad affrontare pendii innevati, in questo periodo dell’anno siamo forse tentati di abbassare la guardia.

E allora ecco che, nonostante le abbondanti nevicate che siamo tentati di definire “fuori periodo”, pensando appunto di essere ormai con un piede nel periodo estivo, ci si avventura in montagna poco o mal attrezzati.

Riportiamo un esempio, che ha fatto il giro del web negli scorsi giorni, che non vuole essere certo una condivisione per stigmatizzare il protagonista della vicenda che stiamo per raccontarvi, ma un messaggio che vogliamo diffondere alla collettività: la sicurezza prima di tutto.

La montagna è divertimento, ma con lei non si può scherzare.

La storia è quella di  un escursionista che qualche giorno fa è stato recuperato dai soccorsi sulla ferrata Nito Staich sul Monte Tovo, nel Biellese, dove era rimasto bloccato nella neve in pantaloncini e maglietta. L’allarme è stato lanciato dallo stesso malcapitato che pensava di poter affrontare senza problemi la ferrata, ma salendo in quota si è trovato davanti la neve caduta la settimana scorsa.

Una scelta, quella dell’abbigliamento poco adatto alla stagione, di certo evitabile in considerazione delle nevicate dei giorni precedenti. Ha rischiato la vita per una banalità in fondo, e, come sempre accade quando il soccorso alpino viene chiamato all’azione, si sono messe a rischio anche le vite dei soccorritori.

Fortunatamente siamo qui a raccontare un lieto fine. I soccorsi sono infatti partiti subito per recuperarlo ed è stata anche messa in servizio fuori orario la funivia di Oropa per facilitare il lavoro dei soccorritori. Una decisione dispendiosa, presa dalla Fondazione Funivie Oropa, per fare il possibile in una situazione di emergenza. Portato in salvo, il giovane ha spiegato che non si sarebbe mai aspettato di trovarsi una situazione simile.

Ed è proprio questo il problema su cui riflettere. L’eccesso di sicurezza che fa peccare di superficialità e porta poi i protagonisti di sventure evitabili a sentirsi degli inetti e scusarsi per l’errore, soprattutto con i soccorritori. Vi ricorderete il “Mi dispiace di essere stato un idiota”, inviato in un messaggio di ringraziamento al Llanberis Mountain Rescue Team da un escursionista che la notte di Capodanno si era perso sul monte Snowdon, in Galles.

O che porta gli enti a dover intervenire con delle multe salate, come nel caso del Parco delle Cinque Terre che, di fronte alla moda delle infradito lungo i sentieri, ha introdotto un sanzioni tra 50 e 2500 euro.

Che siate da soli o in gruppo, ricordate di non sottovalutare i rischi della montagna. In questo periodo e probabilmente ancora per alcune settimane, le precipitazioni nevose si manifesteranno nuovamente e il rischio slavine non sarà certo pari a zero.

È responsabilità di ognuno informarsi prima di partire, e soprattutto avere coscienza delle proprie competenze e dei propri limiti.

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Un commento

  1. Un bel tapiro..
    Trovare canaloni di neve .. con cavo di ferrata o scalette o percorso sommerso da neve dura superstite puo’accadere anche in Estate.Sudare ed ustionarsi ai raggi UV in un tratto battuto dal sole e congelare in tratto vicino, in ombra tutto il giorno non e’ da escludere.Come partire in estate, in braghette e cannottiera ed incappare in un temporale con neve e grandine…e nuvole basse che tolgono l’ orientamento.Con rifugi e bivacchi vicinissimi e invece si va in assideramento .Al giorno d’oggi un piumino compresso,un paio di copri pantaloni termici con cerniere laterali, un telo alluminato pesano pochissimo.A volte si tratta anche di resistere agli sbeffeggiamenti di amici e compagni di gita in abbigliamento ridotto e sandaletti da trekking, , …che poi ti implorano per una maglia in prestito.

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