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Irlanda. Seggiolini da selfie sulle scogliere di Moher contro gli incidenti da autoscatto estremo

Ricorderete la vicenda dello scorso ottobre dei due travel blogger indiani precipitati nel vuoto nel Parco di Yosemite mentre scattavano un selfie. Una vera e propria moda quella dello scatto estremo a due passi dal baratro, da pubblicare poi sui social, che sta causando un numero crescente di incidenti anche mortali.

L’ultimo avvenuto lo scorso 5 gennaio sulle scogliere di Moher, a picco sull’Atlantico lungo la costa occidentale del Clare in Irlanda, che ha visto protagonista uno studente indiano volato per 185 metri mentre tentava di immortalarsi con un autoscatto, ha portato e che ha portato la Repubblica irlandese a cercare una soluzione che non sia un semplice divieto.

Si tratta di un selfie seat – un seggiolino su cui scattare in totale sicurezza autoscatti in ambienti altrimenti pericolosi. L’idea, proposta da Jim Daily, sottosegretario con deleghe agli Anziani e alla Salute mentale, all’autorità locale del Turismo (Failtre Ireland), prevede l’installazione di una serie di postazioni attrezzate di seggiolini in punti panoramici ad alto rischio lungo le scogliere di Moher.

A detta di Daily si andrebbe così a risolvere un problema di sicurezza ma anche ad introdurre uno strumento innovativo di marketing. Le scogliere del Clare così come altri siti di grande bellezza naturale ma dotati di un certo grado di pericolosità, creano da sempre difficoltà al turista che vuole scattare la foto perfetta, quanto più vicina al vuoto. Anche prima dell’avvento dei selfie, cercare il punto esatto per catturare il panorama con una foto ben nitida ha portato a incidenti sulle coste irlandesi. Secondo il ministro i seggiolini sarebbero dunque apprezzati da ogni turista, non solo da quello con la passione per i social e il rischio.

La domanda che ci si può porre di fronte a questa idea, che in futuro scopriremo se sia soltanto una proposta politica propagandistica o il nucleo di un vero e proprio progetto, è l’impatto che questi seggiolini potrebbero avere sul panorama.

Uno skyline decorato di postazioni su cui sedersi per scattare foto in sicurezza attirerebbe davvero più turisti?

C’è da dire che le scogliere di Moher sono già state interessate da dei piani di “messa in sicurezza” da parte del National Park and Wildlife Service, che ha autorizzato all’introduzione di una barriera decisamente vistosa lunga un centinaio di metri in prossimità del Visitor Center, che impedisce ai turisti di salire sul muretto panoramico da cui potenzialmente si potrebbero scattare magnifiche foto ad un panorama a 360 gradi.

Il selfie seat è al momento un progetto ancora in fase ideale che sicuramente verrà analizzato nei suoi pro e contro. Ciò su cui è bene soffermarsi è il fatto che, se una tale proposta è stata avanzata da un politico è perché il problema esiste e non è riguarda soltanto l’Irlanda. Di certo il Paese ne diventa simbolo, essendo caratterizzato da ambienti aspri e selvaggi che attirano milioni di turisti annui (10 – 15 mila visitatori al giorno in estate).

Installazioni più o meno impattanti possono di certo aiutare nel limitare il numero degli incidenti ma un elemento essenziale che ogni turista dovrebbe considerare prima di recarsi in luoghi estremi, come le scogliere irlandesi o le pareti dello Yosemite, è che bisogna avere un minimo di preparazione. Non è certo la moda del selfie in sé il problema base ma la mancanza di coscienza dell’ambiente in cui ci si trova e di quali sono i limiti oltre i quali è bene non spingersi.

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