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Piemonte: approvata la “Carta etica della montagna”

Il mese di febbraio si è aperto con l’approvazione in Piemonte di un documento di grande importanza per il mondo della montagna. Il suo nome è “Carta etica della montagna” e, come si legge sul sito della Regione – dove è possibile scaricare il testo completo -: “Si propone di promuovere una cultura che valorizzi l’economia locale legandola ad una frequentazione turistica sostenibile e socialmente inclusiva, nell’ottica di accogliere anche le fasce più fragili della popolazione”.

L’approvazione della Carta etica da parte della Giunta regionale è stata fortemente supportata dagli assessori Alberto Valmaggia e Augusto Ferrari, che sperano con questo documento di richiamare l’attenzione e stimolare alla collaborazione tutti i protagonisti dei territori montani, istituzioni, residenti, professionisti della montagna, così come associazioni, imprese e Club Alpino Italiano.

Il Testo consta di 8 articoli che definiscono dei principi che tutti i soggetti che a vario titolo hanno a che fare con il mondo della montagna dovrebbero avere ben chiari in mente e rispettare, per “rendere la Montagna un luogo accogliente durante tutto l’arco dell’anno, tanto per chi vi risiede che per i frequentatori, per i quali la pratica escursionistica e di altre discipline “outdoor”, genera tangibili benefici a livello psicofisico e terapeutico (montagnaterapia)”.

Gli otto punti su cui si sofferma la Carta etica sono legalità, educazione, salute, sport, patrimonio sentieristico, ambiente naturale-aree protette- siti outdoor, accoglienza e comunicazione.

Una lista di regole, potremmo dire, che i sottoscrittori debbono impegnarsi a seguire e a diffondere, diventandone i primi testimoni.

Il documento consiglia in sintesi quali comportamenti ricercare e perseguire per consentire uno sviluppo ecocompatibile e sostenibile della montagna, trovando un equilibrio tra la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali da un lato e la necessità di dare slancio all’economia e alle attività sociali dall’altro. Il tutto concentrandosi sul soddisfare sì i bisogni delle attuali generazioni ma evitando di compromettere quelle future.

Grande soddisfazione è stata espressa da Alberto Valmaggia, assessore allo Sviluppo della montagna: “La montagna, per le sue caratteristiche di innata bellezza, può e deve diventare un patrimonio di tutti, in modo particolare nella nostra Regione, per gran parte ricoperta di alture e scenari diversissimi tra loro. Anche grazie alla Carta etica e agli importanti investimenti fatti in questi anni, soprattutto sul turismo outdoor, intendiamo operare a vantaggio delle attività sociali ed economiche del territorio montano, con lo scopo di sostenere chi vive in montagna, ma anche promuovere le terre alte quale principale meta del Piemonte”.

E accanto alle attività turistico-ricettive, sociali ed  economiche, la Regione si augura che la Carta consenta anche di sensibilizzare le comunità all’importante ruolo sanitario, di supporto emotivo, che la montagna può rivestire. “Dopo aver vissuto negli scorsi mesi l’esperienza della montagna terapia ho acquisito ancor più la consapevolezza del valore terapeutico del camminare in montagna e di come, a fini terapeutici, possa migliorare la qualità della vita anche delle persone più fragili o problematiche” – dichiara l’assessore alle Politiche sociali, Augusto Ferrari – “Ma non solo, ha un significato più profondamente umano: aiuta a conoscere meglio se stessi e a condividere positivamente il punto di vista degli altri, opportunità che dobbiamo mettere al servizio di tutte le nostre comunità”.

 

 

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