Alpinismo

Andrea Lanfri. Una scalata in Ecuador prima di tentare la conquista dell’Everest

Ognuno di noi, negli ultimi giorni dell’anno, guarda al gennaio entrante con grande fiducia. Tanti buoni propositi che a volte si perdono nei mesi a venire, come quella famosa dieta dopo le Feste che non inizia mai. Andrea Lanfri abbiamo imparato a conoscerlo come uno che se si mette in testa qualcosa la porta a termine. E infatti il 2 gennaio, dopo aver messo in valigia le sue protesi speciali in carbonio e titanio, è partito alla volta dell’Ecuador con l’obiettivo di scalare il Chimborazo (6267 m). Una spedizione che vale come preparazione alla sua sfida più grande in programma per maggio 2019: salire in cima all’Everest.

La partenza per il Sud America è stata annunciata sul suo profilo Facebook che in questi giorni ha superato i 14.000 follower, cui Andrea ha dedicato un messaggio ricco di affetto e riconoscenza per il sostegno mostrato, non solo in termini morali ma anche con una partecipazione attiva al crowdfunding aperto sul portale Oso – Fondazione Vodafone per rendere possibile il suo sogno di conquistare la vetta più alta del Pianeta: “Domani parto per l’Ecuador e non sono solo. Vi voglio bene”.

Ad aspettarlo a casa resterà la sua fedele amica a quattro zampe Kyra, “compagna di allenamenti in questi giorni di preparazione alla scalata del Chimborazo” – si legge nella didascalia dell’ultima foto insieme postata da Lanfri il 1 dell’anno – “La mia cucciolona mi ha accompagnato nel mio ritorno alla montagna dopo la meningite. Correva sempre avanti e indietro come a volermi incitare anche quando faticavo anche sui sentieri più facili. Ora, dal 2 al 12 gennaio, mi dovrò separare da lei”.

https://www.facebook.com/Lanfri86Andrea/photos/a.454046021462492/944977282369361/?type=3&theater

I tanti fan invece  lo seguiranno virtualmente nella salita lungo le pendici del vulcano Chimborazo. Un percorso  impegnativo  che non troverà però impreparato l’atleta paralimpico, che ha già alle spalle la vetta della Cima Grande di Lavaredo e il Monte Rosa.

La scalata inizierà il 3 gennaio. Primo obiettivo della missione sarà raggiungere Chakana Lodge, a 3800 metri. Poi il giorno successivo sette ore di cammino lo porteranno al rifugio Chimborazo, a circa 5000 metri. Il 5 gennaio è prevista una escursione a 5300 metri al Campo Alto per acclimatarsi seguita proprio nel giorno dell’Epifania dal tentativo di vetta. Dopo una notte trascorsa in tenda a 6267 metri, il 7 gennaio Andrea prevede di rientrare al rifugio.

Per chi ancora non lo conoscesse, Andrea Lanfri, lucchese classe 1986, è un eccezionale membro della nazionale paralimpica di atletica leggera, con alle spalle un argento ai mondiali e un argento e due bronzi agli europei, sorvolando sulla carrellata di titoli e record nazionali conquistati sui 100, 200 e 400 metri. Quattro anni fa ha perso le gambe e sette dita delle mani a causa di una meningite con sepsi meningococcica. Una perdita che non ha abbattuto la sua passione per la montagna e nel 2016, grazie al supporto di un ortopedico di Pordenone esperto di protesi da corsa, Andrea è tornato in parete utilizzando dei “piedi piccoli” (per scoprirne di più leggete la nostra intervista ad Andrea!).

Adesso il suo sogno è la conquista del Tetto del Mondo. Se vi riuscisse sarebbe il primo uomo sopravvissuto ad una meningite, con amputazioni agli arti inferiori e superiori, a salire sulla vetta dell’Everest.

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