Uscito questo mese, in tempo per Natale, Il muro è il nuovo libro di Mauro Corona, edito Mondadori. Un ritorno al romanzo per il montanaro di Erto in cui si addentra nelle profondità più buie della natura umana affrontando anche il tema attuale della violenza contro le donne in un modo crudo, spietato.
“Ci sono molte cose di questo romanzo che sono mie, che appartengono alla mia vita, alla mia famiglia – ha spiegato recentemente Corona a Bookcity- Quando nel libro racconto del paese di gente che non parla e non denuncia, è il mio. La misoginia latente è quella che respiravo nella mia famiglia. Volevo mettere in evidenza che le violenze partono dalla famiglia, da cose che hai visto da bambino, e si manifestano più avanti. La chiave è l’infanzia, l’educazione. Io mi rendo conto di essere figlio di una determinata cultura, ho saputo gestirla con dolcezza, ma io sono stato istruito alla violenza sulla donna. La mia educazione sessuale è stata di una ferocia irripetibile. “Se non ve la danno un ginocchio sulla pancia e ve la fate dare”, questo è quello che mi diceva mio padre. In questo libro volevo mostrare le difficoltà che possono venire fuori in un adulto che ha visto queste cose“.
Nel fitto di un bosco di uno dei monti dell’Italia settentrionale un uomo ritrova una baita appartenuta ai suoi antenati. Decide di ristrutturarla, per andarci a vivere e sfuggire così alla crudeltà del mondo che lo circonda. Ma, mentre lavora, un colpo di piccone bene assestato cambia per sempre la sua vita. Dietro la calce, in un’intercapedine del muro, trova i corpi mummificati di tre donne. E si accorge che sulla loro carne sono stati incisi dei segni, quasi lettere dell’alfabeto di una lingua misteriosa e sconosciuta.
Qual è la storia delle tre donne? Chi le ha nascoste lì? Qual è il terribile messaggio che quelle lettere vogliono comunicare? Ed è possibile che la cerva dagli occhi buoni che sbuca ogni sera dal bosco voglia davvero proteggere l’uomo e rivelargli qualcosa? Mentre le tre mummie cominciano a infestare i suoi pensieri e i suoi sogni, trasformandoli in incubi e allucinazioni, l’uomo si mette alla ricerca della verità, una ricerca che può portarlo alla perdizione definitiva o alla salvezza. O forse a entrambe…