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Il Sentiero Italia di Lorenzo Franco Santin, il primo a percorrerlo tutto da solo – di Stefano Ardito

Quando è arrivato al traguardo, il 25 agosto 2017, ad accoglierlo c’erano qualche decina di amici e una troupe della sede RAI del Friuli-Venezia Giulia. Ma l’impresa di Lorenzo Franco Santin, il primo a percorrere il Sentiero Italia da solo, merita di essere meglio conosciuta.

In 114 giorni effettivi di cammino, un passo dopo l’altro, Lorenzo ha percorso tutti i 6125 chilometri del tracciato ufficiale che collega Santa Teresa di Gallura, in Sardegna con Lazzaretto di Muggia e la frontiera tra Italia e Slovenia. 

Includendo qualche deviazione, il camminatore friulano ha percorso 6166 chilometri. Basta una divisione per capire che la media ha sfiorato i 50 chilometri al giorno. Dal punto di vista atletico è stata un’impresa straordinaria.     

Al Sentiero Italia, Lorenzo Franco Santin è arrivato per caso. “Ho scoperto dell’esistenza del Sentiero, mi sono incuriosito e sono partito. Il 23 maggio del 2016 ho iniziato ad attraversare la Sardegna, ma sapevo bene di essere in ritardo”. 

Ho proseguito in Sicilia, lungo l’Appennino e sulle Alpi occidentali e centrali. Ma a ottobre, sul Sentiero Roma, in Lombardia, sono stato bloccato dalla neve. Avevo già percorso 4700 chilometri, peccato” racconta il camminatore friulano. 

Il secondo tentativo, quello del 2017, è iniziato quasi due mesi prima, il 30 marzo. Stavolta Lorenzo non ha avuto problemi, e cinque mesi dopo la partenza in Gallura ha tagliato a braccia alzate il traguardo a Lazzaretto di Muggia. 

Ha camminato in autonomia, senza portare nemmeno una tenda, dormendo all’aperto o in strutture sempre aperte come baite e bivacchi. Per mangiare non si è fermato in alberghi o rifugi, ma ha fatto la spese in negozi di alimentari e supermercati, per poi cucinare da solo.  

Attrezzatura di Lorenzo Franco Santin

Oltre a un allenamento perfetto, per camminare velocemente Lorenzo Franco Santin ha preparato con cura maniacale lo zaino. “A vuoto, cioè prima di caricare cibo e acqua, pesava solto 9,5 chili” racconta. Sul suo sito una fotografia, utilissima per chi ha in programma lunghi trekking, mostra l’intero contenuto del sacco. 

Oggi Lorenzo Franco Santin ha 29 anni, ma quando ha compiuto la sua solitaria vittoriosa ne aveva 27. Vive ad Azzano Decimo, in provincia di Pordenone, lavora nell’azienda metalmeccanica del padre. La sua prima esperienza nel mondo è stata un viaggio in Norvegia, d’inverno, per fotografare l’aurora boreale. Poi è venuto il Sentiero Italia. 

Grazie al mio lavoro, nel 2016 e nel 2017, mi sono potuto assentare per dei periodi così lunghi” racconta. “Durante il percorso, però, mi sono sentito in dovere di rispettare mio padre, il suo lavoro e il mio. Quindi sono andato veloce, e ho speso il meno possibile per vitto e alloggio”. 

Tra tutti i 6166 chilometri, il tratto che ha più emozionato Lorenzo è stata la GTA, la Grande Traversata delle Alpi, in Piemonte. “E’ il tratto più faticoso, con dislivelli molto forti” racconta. “Ma è quello che offre i paesaggi più vari. Ogni giorno non vedevo l’ora di scavalcare una cresta, per la curiosità di sapere cosa mi attendeva dall’altra parte”. 

L’Appennino, secondo Lorenzo che lo ha attraversato per due volte, è “complessivamente meno interessante delle Alpi”. Il turismo di massa, nel suo trekking, lo ha disturbato molto poco. 

Quando sono passato dalle Tre Cime di Lavaredo pioveva, e per questo motivo non mi sono sembrate affollate”. “La tappa in cui ho incontrato più gente è stata quella dell’Etna. Ma si tratta di turisti in auto, non di camminatori”. 

La camminata di Lorenzo Franco Santin non è stata un evento mediatico. A parte il servizio sul TG RAI del Friuli, hanno raccontato il suo viaggio un articolo su Sportweek, il magazine della Gazzetta dello Sport, e qualche pezzo sul sito de Lo Scarpone, il notiziario del CAI. Quando ha potuto, nel suo viaggio, Lorenzo ha postato notizie aggiornate sulla sua pagina Facebook.

Negli ultimi mesi, invece, il camminatore friulano ha raccontato una ventina di volte la sua avventura, proiettando il suo docufilm Sentiero Italia – i primi 6000 km (82 minuti) davanti a un pubblico attento. 

Dopo l’esordio a Pordenone (10 maggio), è stato a Teramo e a Lanciano in Abruzzo, a Padova, Chioggia, Comelico Superiore, Conegliano e Oderzo in Veneto, a Cassano D’Adda in Lombardia, a Biella e a Vercelli in Piemonte. In Friuli, la sua terra, Lorenzo ha raccontato il suo viaggio a Moggio Udinese e a San Vito al Tagliamento. 

I prossimi incontri sono previsti a Caneva (Pordenone) il 29 novembre, a Udine il 15 febbraio, a Crema il 23 febbraio. Chi vuole proporre altre date a Lorenzo può farlo attraverso il suo sito www.lorenzofrancosantin.it. 

Per il futuro, Lorenzo accarezza l’idea di vivere solo di camminate e fotografia. Ma è un progetto che deve ancora aspettare. “Ho in programma un’altra grande camminata nel 2019, l’annuncerò ufficialmente a gennaio. Al suo termine forse scriverò un libro. E deciderò cosa fare della mia vita”. 

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