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Come cantano i ghiacci? una ricerca lo svela

Registrato il ‘canto’ dei ghiacci antartici: è il suono prodotto dalle vibrazioni generate dai venti sulle dune gelate. Registrato grazie a una rete di sismografi installata sulla piattaforma di ghiaccio del Mare di Ross, consente di studiare i movimenti dei ghiacci e di monitorarne meglio il comportamento. È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters, coordinato da Julien Chaput, dell’Università di Stato del Colorado.

Il canto dei ghiacci è il risultato dei dati raccolti in più di due anni di monitoraggio, dalla fine del 2014 all’inizio del 2017. La ‘voce’ dell’Antartide ha però frequenze troppo basse per essere ascoltate dall’orecchio umano. Per renderlo udibile, i geologi hanno, quindi, dovuto accelerarlo di circa 1.200 volte.

La piattaforma del Mare di Ross è la più grande dell’Antartide: spessa centinaia di metri, è grande come lo stato del Texas. Secondo i ricercatori, grossi blocchi della banchisa possono collassare improvvisamente nell’oceano, senza dare segnali di preavviso, come accaduto alla piattaforma Larsen B nel 2002. Per questo, gli esperti hanno installato una stazione sismica fatta da 34 sensori sepolti nei ghiacci antartici. L’obiettivo è monitorare le vibrazioni e in generale lo stato di salute dei ghiacci, minacciati dal riscaldamento globale.

 

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