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“Eravamo immortali” di Manolo vince il Premio Gambrinus Mazzotti

Il 36° Premio Gambrinus Mazzotti per la letteratura di montagna, alpinismo ed esplorazione ha visto Manolo vincere nella sezione alpinismo con il suo “Eravamo immortali“. Il filo conduttore di quest’anno è stato il legame tra l’uomo e la natura, per una competizione che ha visto gareggiare 122 volumi inviati da 65 case editrici italiane. Oltre al successo di Zanolla, “Il fiume sono io” del ricercatore e divulgatore Alessandro Tasinato ha vinto nella categoria Ecologia e paesaggio, mentre “Phisa Harmonikòs” della musicista e artigiana Francesca Gallo si è aggiudicata Artigianato di tradizione.

“Eravamo immortali” racconta la vita di uno dei protagonisti della nuova arrampicata, nata tra gli anni Settanta e Ottanta. Parla di un ragazzo che ama la montagna, della libertà che gli regala e dell’assoluta riconoscenza che, da adulto, prova nei confronti di questo ambiente a lui così congeniale. Per la giuria: “Libro ben scritto, dal taglio anomalo, privo di beatificazioni per capire Maurizio Zanolla, in arte Manolo, uomo che delle pareti rocciose ha fatto il suo credo“. 

“Il fiume sono io” tratta, attraverso una minuziosa ricerca storico-ambientale, della scomparsa di un fiume a causa dell’inquinamento e dei cambiamenti ambientali. A tutto questo si va sommando un vero e proprio romanzo, la cui trama si sviluppa in parallelo con le questioni del fiume, per dare forma ad un’opera definita dalla giuria: “Romanzo-saggio molto affascinante per il contenuto e per la forma“.

“Phisa Harmonikòs” racconta la storia di una donna che costruisce strumenti musicali, ognuno con il legno di un albero scelto apposta, con una sua personalità e una sua voce. Tratta della ripresa di attività artigianali ormai quasi scomparse, il tutto immerso in uno sfondo naturale con il quale i personaggi del racconto entrano personalmente in contatto. Per questo la giuria ha voluto premiare lo sforzo della  Gallo: “L’artigianato è la più alta forma di cultura perché, come l’arte, crea con le mani“.

Le premiazioni avranno luogo sabato 17 novembre presso il Parco Gambrinus di San Polo di Piave (Treviso), durante una cerimonia che avrà inizio alle ore 16:30. Nella stessa occasione verrà assegnato anche il Super Premio “La Voce dei Lettori” del valore di 3.000 euro, che si aggiudicherà uno dei vincitori delle tre categorie in gara.

Quest’anno il Premio speciale della Giuria è andato all’opera Agneléze – Erèra – Pizzòcco “Monti della destra Mis“, a cura di Pietro Sommavilla e Paolo Bonetti, mentre quello Honoris Causa è andato a Don Luigi Ciotti per il suo impegno verso l’ambiente. Anche in questa edizione infine sono stati assegnati i Premi “Giuseppe Mazzotti” Juniores, uno per la sezione letteraria, vinto da Alexia Cautis della classe III B Classico del Liceo Ginnasio Statale “Antonio Canova” di Treviso con “Topografie dell’anima“, e uno per quella video conquistato dalla classe III BLS del Liceo Scientifico Scienze Applicate dell’Istituto di Istruzione Superiore “Gabriele D’Annunzio” di Gorizia con “Il Paesaggio di una vita“. I vincitori delle due sezioni juniores verranno messi a confronto in una finale che si terrà sabato 27 ottobre alle 16.00 a Palazzo dei Trecento, a Treviso.

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Un commento

  1. Arriva il premio a Manolo poco dopo l’articolo di Messner.Interessante la rielaborazione di alpinisti che ..invecchiano bene.

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