Alpinismo
Simon Gietl apre una nuova via in solitaria sulle Dolomiti
Già provato due anni fa, il progetto si era dimostrato piuttosto ostico, con 21 tiri che raggiungono difficoltà fino all’8+/A2 percorrendo 550 metri di parete. La salita, portata a termine senza spit, è stata realizzata questa volta con un misto di arrampicata libera e artificiale. “Can you hear me?“, nome affidato alla linea, è dedicata all’alpinista austriaco Gerhard Fiegl, amico di Gietl deceduto nel 2015 durante una spedizione himalayana al Nilgiri. Fiegl aveva individuato per primo il percorso, che l’italiano ha voluto aprire in suo ricordo e onore.
I due avevano scalato insieme il Fitz Roy nel 2014, raggiungendo la vetta nonostante le condizioni meteo avverse. Fiegl e Gietl si erano poi ripromessi di aprire insieme questa via sulle Dolomiti, motivo per il quale l’italiano ha deciso di affrontarla in solitaria. Salire quella montagna è stato per Simon un po’ come riavvicinarsi all’amico perduto e un modo per sentirlo nuovamente abbastanza vicino da poterlo quasi chiamare: “Can you hear me?”
Notevole, ma poi per che via e’ sceso? Ci si dimentica sempre di questo piccolo particolare…per la cronaca sembra che restino sulla cima per sempre.Finita li’!.