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Un’Eroica da record – di Stefano Ardito

Ancora una volta, domenica 6 ottobre, sulle colline delle Crete Senesi e del Chianti si è celebrata una grande festa del ciclismo. Sono stati oltre 7.500 gli appassionati delle bici d’epoca che hanno partecipato alla ventiduesima edizione dell’Eroica, la manifestazione ideata nel 1997 da Giancarlo Brocci, medico di Gaiole in Chianti, insieme a un piccolo gruppo di amici.

Teatro della kermesse, che negli anni è diventata famosa nel mondo, sono stati ancora una volta Gaiole in Chianti, il castello di Brolio con i suoi preziosi vigneti messi a dimora da Bettino Ricasoli, le strade sterrate che percorrono a saliscendi le colline e che l’asfalto non ha ancora cancellato.   

Giancarlo Brocci, archivio L’Eroica

Più di vent’anni fa abbiamo iniziato, quasi per gioco, per riscoprire il ciclismo del passato. Uno sport che ha avuto una parte importante nella storia e nella letteratura del Novecento italiano” spiega Giancarlo Brocci. “La nostra prima iniziativa è stata chiedere alle amministrazioni locali del Chianti di non esagerare con l’asfalto, comodo per le auto ma pericoloso per ciclisti e pedoni, e di far sopravvivere le strade bianche”. 

Nata in sordina, con soli 92 partecipanti alla prima edizione, l’Eroica è cresciuta fino alle dimensioni di oggi. Dopo qualche anno gli organizzatori, oltre al numero chiuso, hanno introdotto regole severe per le bici, che devono avere almeno un quarto di secolo alle spalle, e tecnologie d’epoca.

Come tutti gli anni, il sabato è stato dedicato all’accoglienza dei partecipanti, a visite guidate, a presentazioni di libri e proiezioni di film. Nel mercatino dell’Eroica è stato possibile ammirare e acquistare bici d’epoca, vecchie maglie in lana, libri, poster, foto e oggetti di ogni tipo. 

La domenica, gli “Eroici” si sono divisi sui cinque percorsi, lunghi rispettivamente 32, 46, 75, 130 e 209 chilometri. Chi ha scelto l’itinerario più lungo ha pedalato per dieci o dodici ore, con partenza alle cinque del mattino dalla piazza Ricasoli di Gaiole. Un’impresa degna di Gino Bartali e Fausto Coppi. 

Tutti i percorsi hanno passato in rassegna borghi e paesaggi tra i più suggestivi della Toscana, dai calanchi delle Crete ai borghi di Castellina e Radda in Chianti. L’anello più lungo si è spinto a sud verso Montalcino, passando in vista delle torri e dei campanili di Siena.

Il lunedì, oltre al pranzo tra i volontari, gli organizzatori e gli amministratori locali, si è svolto nelle ex-Cantine Ricasoli il matrimonio fra Gianfranco Trevisan, settant’anni, e Dorina Andreis, che ne ha molti di meno. I due si sono conosciuti una decina di anni fa all’Eroica. Anche il pranzo di nozze è stato aperto a tutti i partecipanti e gli amici dell’evento. 

Quest’anno, tra i 7.500 partecipanti, ben 2.700 sono arrivati dall’estero. Insieme agli italiani e ai tedeschi (oltre 700) hanno pedalato 350 appassionati arrivati dalla Gran Bretagna, 340 dalla Svizzera, 150 dagli USA, 140 dalla Francia, 105 dalla Polonia, 14 dal Brasile, 9 dal Giappone, 8 dall’Afghanistan, 7 dal Messico e 3 dalla Cina. Le donne al via sono state più di 500. 

Sempre più mondi si avvicinano ai valori dell’Eroica. C’è un calo di gradimento nei confronti dello sport tradizionale, che è sempre più sport-spettacolo. Con l’Eroica la gente vuole riscoprire l’autenticità e le radici del ciclismo. Qui non c’è alcun esibizionismo, ma la fatica e la gioia vera” spiega l’ideatore Giancarlo Brocci. 

Testimonia del successo nel mondo dell’Eroica la moltiplicazione di manifestazioni analoghe nel mondo. Dopo il successo in Giappone e Gran Bretagna, L’Eroica è approdata in California, Sudafrica, Paesi Bassi, Spagna e Uruguay. “In ogni Eroica si vivono la bellezza della fatica e il gusto dell’impresa” continua Brocci. 

L’Eroica in Italia non finisce con il primo weekend di ottobre. Sul sito www.eroica.it si scoprono numerose manifestazioni collegate, dall’Eroica riservata ai ragazzi a quella nel “profondo Sud” della provincia di Siena. 

Da qualche anno, con la collaborazione dell’APT di Siena (www.terresiena.it) è nato il percorso permanente dell’Eroica, 205 chilometri su sterrato e su asfalto, indicato da cartelli e attrezzato con alberghi “bike-friendly” dove il cliente infangato viene accolto con un sorriso, con servizi di trasporto bagagli e officine per la riparazione delle bici. 

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