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Trump contro tutti, anche gli orsi di Yellowstone

L’uomo più potente del mondo, il Presidente americano Donald Trump, ha appena capito che ci sono ambiti in cui il potere non è tutto, ad esempio quando si tratta di natura e salvaguardia delle specie protette.

Lo smacco è arrivato qualche giorno fa ad opera di un giudice distrettuale, che ha ufficialmente annullato la decisione del Servizio pesca e fauna selvatica di privare l’orso grizzly del suo status di specie protetta in alcuni stati. La decisione era stata presa lo scorso giugno dall’amministrazione Trump e si basava sul fatto che, nei suddetti stati, i dati riportavano un incremento considerevole degli elementi, tanto da portare a pensare che non fosse più necessario garantire lo status di protezione all’intera specie.

Tra questi territori c’era anche l’area del Parco Nazionale di Yellowstone, dove circa 700 grizzly rischiavano l’assalto da parte dei cacciatori. Il giudice ha sentenziato che operare un diverso trattamento nei confronti dei pochi gruppi che sono riusciti a raggiungere una situazione di crescita sarebbe stato irresponsabile e avrebbe messo nuovamente a rischio l’intera popolazione della specie.

La sentenza è arrivata quindi puntuale a rovinare i piani del Presidente, stabilendo che i suoi progetti di caccia all’orso e quelli di tutti gli amanti dell’arte venatoria sono, per fortuna, ufficialmente saltati.

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