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Simone Moro s’è convertito al K2 invernale!

Avevo giurato (alla moglie che aveva avuto una drammatico presentimento) che non ci sarei mai andato”, ha detto nei giorni scorsi Simone Moro rispondendo a una domanda sui social. E invece, incalzato dal web, non ha resistito alla necessità di promettere il massimo del promettibile in tema di alpinismo invernale sugli 8000.

È una tentazione antica quella di guardare lontano portandosi dietro lo sguardo dei propri fan e follower. “Ma non quest’anno”. L’attesa e l’incertezza dureranno fino all’anno prossimo.

Invece per l’inverno 2018/19 Simone ci dice: “Ho un progetto per la stagione invernale a venire, ma non è ancora ufficiale e i lavori sono ancora in corso. Sicuramente non il K2!“. Certo, il tentativo di due inverni fa di traversata in stile alpino delle cime Kangchenjunga con Tamara Lunger, non fu molto fortunato, terminò subito dopo essere iniziato.

Meglio andò lo scorso anno sulla montagna “più fredda del mondo, -71,3 C”, in Siberia, ma che era alta 3.003 m, con difficoltà francamente poco avvincenti. Eppure tant’è che qualcosa di eccezionale c’era.

Dunque l’attesa è accesa. Teniamo a freno la curiosità.

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