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E l’Argillata torna sulle tavole

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AOSTA — Il Nucleo antisofisticazione dei Carabinieri aveva sporto denuncia per la scarsa igiene dei laboratori. Ma alla fine il giudice li ha assolti perchè il fatto non costituisce reato. I produttori del formaggio olimpionico Argillata potranno immettere il loro prodotto sul mercato.

I Nas avevano bloccato il tentativo di brevettare l’Argillata, formaggio da tavola unico nel suo genere che viene fatto stagionare in una “camicia” di argilla. Il brevetto appartiene alla società Pique-Nique d’Aoste che ora, dopo l’assoluzione da parte del giudice, sembra aver ribadito l’interesse ad avviare la produzione del formaggio in grande scala in Valle d’Aosta, in alternativa alla fontina.
Oltre alla produzione di Argillata, il piano Pic Nic (così è stato denominato) prevede anche la commercializzazione di latte intero, parzialmente scremato e scremato e la produzione di yogurt in confezioni da 125 grammi, 500 grammi e 5 chilogrammi per il catering. “Si tratta di un progetto che mira a realizzare prodotti di nicchia – ha detto l’avvocato Renzo Manzon, legale della Pic Nic – e quindi di alto valore, favorendo la diversificazione della produzione lattiero casearia valdostana che ancora oggi guarda giustamente alla Fontina come punto di forza,  ma che deve tenere sempre di più conto delle norme che restringono le peculiarità del latte destinato alla produzione della Dop”.
 
Elisa Lonini

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