Alpinismo

Il progetto pakistano di salire tutti gli 8000 in inverno

L’idea di un progetto organico per salire tutti gli 8000 non è certamente nuova. La pensai e realizzai nel 1984, tornato dal versante nord del K2 dove avevo incontrato Ryuji Makita, giapponese emigrato a Bergamo e appassionato di marketing, moda, arte e natura. Era venuto fino al campo base del K2 e lì aveva pensato che una grande sfida agli 8000 della Terra sarebbe stata un formidabile mezzo di comunicazione e marketing non solo per prodotti tecnici legati all’alpinismo e alla montagna, ma anche alla moda. Col senno di poi possiamo dire che anticipava di 30 anni il pensiero imprenditorialmente vincente di un’azienda come Moncler.

Ma torniamo alla sfida delle invernali. Pare che l’alpinista Maaz Maqsood, pakistano di Karachi – megalopoli appoggiata sul mare, calda e iperinquinata – che ha fatto un ingenuo e infruttuoso tentativo invernale lo scorso anno al Masherbrum sud, voglia provare a organizzare una squadra di alpinisti connazionali che si cimentino in un progetto di salire tutti gli 8000 in inverno. Certo Ali Durani ne avrebbe la forza. Le ambizioni di alcuni himalaysti pakistani sono grandi: lo abbiamo visto durante la loro spedizione al K2 nel 2014, nelle performance di Ali Sadpara al Nanga e all’ Everest e di altri in supporto dei polacchi di Krzysztof Wielicki l’inverno scorso.

Da lì a dire che son pronti per il progetto di salire tutti gli 8000 in inverno ci passa una bella distanza, non solo per le capacità individuali e collettive di lavorare in squadra (che potrebbero perfino essere ipotizzate lavorandoci a fondo), ma per le possibilità organizzative logistiche, di budget e di marketing conseguente. Certo il Pakistan oggi è un paese con tasso di crescita attorno al 7%, con una gran voglia di scoprire le proprie montagne (le più alte, aspre e belle al mondo), la natura, l’avventura e il divertimento. E questo è indubbiamente un buon viatico per progetti ambiziosi come questo proposto dal giovane Maaz Maqsood.

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2 Commenti

  1. cosa ne pensa Lei, dottor Da Polenza, riguardo il fatto che la fine dell’inverno debba essere considerata il 28 Febbraio come sostengono gli amici pakistani ? Io lo trovo giusto, a Marzo le temperature sono molto più “miti”.

    Grazie

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