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Sulle Alpi Bernesi i resti di un aereo militare ricordano la nascita del soccorso alpino

Risale al 1946 la carcassa dell’aereo militare emersa nei giorni scorsi dal ghiaccio sulle Alpi Bernesi. Si tratterebbe di un aereo militare statunitense, modello Dakota DC-43, precipitato per cause sconosciute sul ghiacciaio del Gauli.

Dai report si apprende che tutti e 12 i passeggeri del velivolo sono usciti miracolosamente illesi dalla caduta ad oltre 300 chilometri orari. Lo stesso salvataggio ha fatto storia: dopo diversi giorni di tentativi senza successo, due alpinisti sono riusciti a raggiungere il gruppo con una marcia di 13 ore. L’aereo dei soccorsi è stato quindi in grado di individuare i dispersi e di raggiungerli sul ghiacciaio per prelevarli e portarli in salvo, grazie anche a degli sci montati sul carrello al posto delle ruote. Tradizione vuole che proprio la data di questo salvataggio, il 24 novembre 1946, segni l’inizio dell’attività del soccorso alpino.

Nel 2012 sono stati rinvenuti i primi resti dell’aereo, a distanza di alcuni chilometri dal luogo dell’impatto. Ora, a oltre 70 anni dall’incredibile operazione di soccorso, gran parte della carcassa del velivolo è tornata alla luce e con essa nuovi ricordi di un’attività che da decenni rende più sicure le nostre montagne.

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