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Il CAI entra a far parte delle associazioni nazionali di protezione ambientale riconosciute

Confermato da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare l’inserimento del Club alpino italiano tra le associazioni di protezione ambientale a carattere nazionale ufficialmente riconosciute.

L’approvazione è avvenuta negli scorsi giorni a seguito di un periodo di osservazione di tre anni, arco temporale durante il quale il Ministero ha potuto constatare l’ottimo operato del CAI. Questa conferma conferisce al club il potere di operare attivamente in materia di tutela dell’ambiente e delle sue risorse su tutto il territorio nazionale.

Tra i criteri  di valutazione del Ministero, tutti ampiamente soddisfatti dal Club alpino italiano, rientravano: i fini perseguiti dall’associazione, con un occhio di riguardo per la protezione ambientale; la presenza sul territorio, dove il CAI si esprime egregiamente con sedi in tutte le regioni; la costanza dell’azione a favore dell’ambiente portata avanti dal club e infine l’ordinamento democratico interno all’associazione.

Si tratta di un riconoscimento importante per un’organizzazione che fin dal giorno della fondazione, avvenuta a Torino nel 1863, da oltre 150 anni contribuisce alla salvaguardia di tutto il patrimonio alpinistico italiano e delle sue risorse naturali.

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Un commento

  1. ormai il CAI è un’associazione ambientalista e basta …
    dovrebbe cambiar nome e ragione sociale, Club Alpino no sicuro …
    invece le povere sezioni …

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