Cronaca

Val Susa, filo di ferro ad altezza uomo sul sentiero. Tornano le trappole per i biker

Un cavo di ferro teso tra gli alberi ad altezza uomo. È questo quello trovato dai volontari Aib di Reano domenica nei boschi di Moncuni, tra Avigliana, Reano e Trana, nella bassa Val Susa. “Una ghigliottina se qualcuno fosse passato su quel sentiero” ha raccontato a Repubblica Torino chi ha trovato la trappola.

La zona è infatti molto frequentata dai ciclisti. Ed è stato proprio un biker a segnalarne la presenza dopo essere rimasto ferito al naso. “Siamo intervenuti sul posto intorno alle 10.30 e abbiamo tolto la trappola – commenta Sergio Coraglia a ValsusaOggi-. Adesso non ci sono più pericoli, ma bisogna davvero fare attenzione: il fil di ferro era stato messo apposta per far male, ad altezza del collo”.

L’anno scorso, a marzo, sempre in bassa Val Susa, in borgata Sada, alcuni escursionisti erano rimasti feriti da chiodi di ferro piantati nel terreno sempre per “disincentivare” il passaggio dei ciclisti nei boschi. Nel 2016 cavi e fili di nylon erano stati trovati nei boschi in collina a Moncalieri, Rivoli sul colle della Maddalena, nel torinese.

 

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2 Commenti

  1. Basta cercare il movente..a chi danno fastidio?
    Tutto e’ possibile.Una volta udii un autoctono brontolare, agli inizi di Agosto:
    “Da domani arrivano, quei romp…. di pianura” Poi dal banco del bar sali’ sul Suv con Logo del Suo Gran Albergo .Evidentemente avrebbe preferito prenotazioni con pagamento totale anticipato e clienti assenti..introito senza fastidio.Evidentemente si desiderano cicloturisti che tengono la bici sul portabici e e vanno direttamente al ristorante a consumare..

  2. Resto dell’idea che vista la pericolosità del gesto l’accusa corretta è quella di “tentato omicidio”….si mette in galera il colpevole e poi buttiamo via la chiave….

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