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Mountain Wilderness torna sulla Marmolada: «No al degrado, sì al rilancio»

Dal 6 all’8 aprile Mountain Wilderness ritorna sulla Marmolada. Una tre giorni «per invitare gli enti pubblici e gli operatori economici privati a realizzare quanto già l’associazione aveva proposto 20 anni fa. Da allora, causa un’incomprensibile lotta sui confini che tutt’ora consuma energie di troppi attori, che acuisce rancori e rende impraticabile il confronto, nulla è stato fatto. Il degrado urbanistico e infrastrutturale, specie nel versante Nord, attorno al lago di Fedaja continua ad accrescersi».

Secondo l’organizzazione, il gruppo montuoso simbolo delle Dolomiti UNESCO merita ben altra attenzione, e per questo Mountain Wilderness rinnova l’appuntamento annuale con la Marmolada con una tre giorni di sci e pelli di foca per ribadire con forza:

1) la ripresa di un progetto condiviso e partecipato di rilancio che comprenda tutto il gruppo, sia il versante trentino che quello bellunese;

2) un riordino paesaggistico di tutto l’insieme dei parcheggi;

3) una accessibilità sicura al passo, in ambedue i versanti;

I rifiuti raccolti dai volontari nel settembre del 2017. Foto @ Mountain Wilderness

4) la costruzione di una pista ciclabile attorno al lago di Fedaja;

5) la messa in rete dei Musei della guerra presenti nel gruppo e relativa sentieristica;

6) il riordino dell’area sciabile, semplificandola e prevedendo un collegamento leggero fra i due versanti provinciali;

7) il rilancio dei valori naturalistici, geologici, storici e identitari di tutto il gruppo coinvolgendo sia le vallate della valle di Fassa che quelle della Val Pettorina;

8) la pulizia immediata di tutto il versante nord dai plinti in cemento e altri manufatti abbandonati da una storia della montagna basata sull’assalto e il conflitto;

9) la pulizia, ripetuta negli anni, di tutti gli ambiti che ancora soffrono la presenza di rifiuti;

10) un patto chiaro fra le due province di rispetto reciproco nel valorizzare la montagna nel massimo e inderogabile rispetto dei protocolli della Convenzione delle Alpi.

 

Per il programma completo e per aderire alla tre giorni rimandiamo al sito di Mountain Wilderness

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2 Commenti

  1. Le stazioni funivia sono troppo ad effetto lamierone luccicante ., capannone di lamiera zincata.Forse un architetto od artista riuscirebbe ad inserirle meglio, con colori che mimetizzano, teli spezzasagome.Ad esempio il famoso performer Chrristo Yavachev.

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