Trekking

Raggiunge il Campo Base dell’Everest in sedia a rotelle e camminando sulle mani

Scott Doolan è il primo paraplegico ad arrivare ai piedi della vetta più alta del mondo. Ci sono voluti 10 giorni all’australiano per raggiungere il campo base del Monte Everest su una sedia a rotelle.

Un’impresa che ha richiesto otto mesi di allenamento muscolare e cardiovascolare. Partito il 14 marzo, Scott Doolan ha risalito con la sua sedia a rotelle i 5364 metri di dislivello che lo separavano dal campo base del Monte Everest, il tutto fatto con un supporto minimo da parte di amici e guide.

L’atleta di Newcastle ha impiegato 10 giorni per raggiungere il campo base, impiegando pochissimo tempo in più di moltissimi alpinisti normodotati.

Un percorso estenuante, in cui Scott ha alternato – dove possibile – il cammino sulle mani alla spinta della sedia a rotelle. Una modalità di progressione che gli ha fatto consumare 5 paia di guanti.

Scott era abituato da giovane agli sport estremi.  Passioni che ha dovuto abbandonare dopo l’incidente tra la sua moto ed una macchina, che gli ha causato la rottura della spina dorsale quando aveva 17 anni.

L’arrivo invece di una liberazione si è trasformato per Scott in un incubo: affaticato, camminando sulle sue mani ha percorso gli ultimi metri ma ad attenderlo ha trovato circa 20 persone che hanno iniziato a tifare per la sua impresa. «Una situazione davvero dannatamente umiliante» ha detto Doolan.

Doolan non si è però fatto abbattere dal patetismo con cui è stata trattato, ed ha già deciso la sua prossima avventura: nuotare per l’Australia alle Paraolimpiadi del 2020.

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