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Presente e futuro del Nepal secondo Amrit Shakya

Approfittando della presenza in Italia di Amrit Shakya – responsabile Expo del Nepal che si trova nel nostro paese per discutere la destinazione del padiglione nepalese di Expo 2015 – gli abbiamo rivolto qualche domanda sulla situazione del paese himalayano. Ne è nato uno spaccato sul presente e sul futuro politico ed economico nepalese. Una nazione che grazie alla posizione strategica e grazie al turismo himalayano si sta riprendendo dalle conseguenze del terribile terremoto del 2015.

Prima di tutto, chi è Amrit Shakya?

Sono un albergatore di Kathmandu e fin dal 1983 mi occupo – per conto del Governo – della realizzazione dei padiglioni Expo del Nepal in tutto il mondo. Padiglioni che sono stati visitati da milioni di persone e che hanno permesso a tutto il mondo di conoscere le caratteristiche del nostro paese.

Amrit Shakya. Foto @ Montagna Tv

Che situazione vive il Nepal oggi dopo il terremoto del 2015? L’economia è ripartita? Il turismo che fase vive?

Il terremoto del 25 aprile del 2015 è stato terribile. Avvenne una settimana prima dell’inizio di Expo Milano 2015 e tutti i miei connazionali tornarono a casa. Rimanemmo a Milano solo io ed un ingegnere. Dovevamo restare per poter garantire l’apertura del padiglione.

A quasi tre anni di distanza la situazione è molto migliorata. Con il 40% degli edifici gravemente danneggiati già ricostruiti.

Oggi l’industria del turismo sta vivendo un momento di boom. È uno dei settori trainanti dell’economia nepalese, anche se non il solo. Moltissimi turisti provenienti da tutto il mondo si recano nel nostro paese e questo contribuisce a far sì che il Nepal benefici di una buona crescita economica.

Devastazione post-terremoto in Nepal. Foto @ Faz

Dal punto di vista politico, qual è la situazione attuale del paese? E quanto influisce sulla vita del Nepal?

Dopo anni di monarchia la situazione politica sta migliorando. Dal 2008 il Nepal è divenuto una repubblica e dopo le elezioni del 2017 siamo riusciti ad ottenere una relativa stabilità, mantenuta dai due partiti che si sono presentati alle elezioni, il primo di sinistra, il secondo di centrodestra.

Qual è il futuro del Nepal? Verso quale direzione economica e sociale sta andando il paese?

La posizione del Nepal è strategica. Confiniamo a nord con la Cina e a sud con l’India. Due delle economie maggiormente fiorenti a livello mondiale. Noi siamo nel mezzo, quasi a formare un sandwich. Questo è un grosso vantaggio per il nostro paese, che permette al Nepal di avere un economia complementare al turismo fatta di scambi commerciali. La rotta commerciale che collega i due paesi passa infatti attraverso noi. Per esempio, data la posizione strategica siamo diventati fornitori di energia elettrica sia per la Cina che per l’India.

Ritornando al tema Expo, il Nepal sarà presente a quello previsto a Dubai nel 2020?

Certamente. È un evento fondamentale per i paesi del medio oriente e dell’Asia. Noi saremo presenti con un padiglione che prevediamo sarà grande complessivamente 6mila metri quadrati.

Padiglione Expo a Milano, 2015. Foto @ Vincenzo Lombardo/Getty Images

Il padiglione del Nepal di Expo 2015 è ancora a Milano. Quale sarà la sua destinazione? Verrà riportato in Nepal, resterà a Milano o andrà a Livigno?

È previsto un meeting proprio nella mattinata di oggi, 16 marzo, per decidere del futuro di questa importante opera, un incontro fondamentale per capire se resterà in Italia o tornerà in Nepal. Finalmente, dopo tanto tempo, riusciremo a prendere una decisione definitiva. Per certi versi la politica italiana è molto simile a quella del Nepal.

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