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La bellezza delle Dolomiti nel nuovo video di Yuri Palma

La zona è quella del Pordoi. L’occhio è quello inconfondibile di Yuri Palma che ci porta alla scoperta della bellezza delle Dolomiti. Niente drone, solo riprese camminando nella neve polverosa dove si sprofonda oltre la vita.

Visibile anche in 4K e secondo episodio di una collezione, Visual Wonders vuole essere un omaggio alla conservazione della bellezza della natura. 

 

 

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20 Commenti

  1. bellissimo video.
    Il ragazzo è un prodigio, e non a caso è figlio di Fabio Palma, presidente dei Ragni di Lecco

    1. Il ragazzo è un prodigio e su questo nessun dubbio, ma che il figlio di un presidente di un associazione alpinistica sia automaticamente un prodigio mi pare un’espressione forte. Poi sicuramente in casa si sarà cibato di montagne fin da piccolo, questo sì, ma come tutti i nostri figli (il mio fa calcio però e non sa fare i film, però suona la chitarra)

  2. che palle sti video che sono una c artolina turistica senza una storia, sono fatti solo dalla bontà delle macchine

    1. Ci vedo più storia qui e in tante foto che in pallosissimi video di qualità scadente e un sacco di carrellate inutili. Però a me le cartoline sono sempre piaciute, le foto artistiche e ben fatte pure e le storie o sono ben scritto o le evito come la peste

    2. Non discuto sui gusti, a me è piaciuto molto. Che siano però fatti dalla bontà delle macchine, questa proprio è grossa. Per curiosità sono andato a leggermi sotto il video l’attrezzatura che ha questo ragazzo. Sfido chiunque a tirare fuori questa qualità e inquadrature con la sua attrezzatura, buona ma non certo da casa di produzione cinematografica. Ho letto la parola prodigio e non mi pare fuori luogo.

    3. Perbacco, non sono d’uso a scrivere su forum ma questo suo commento stona proprio con il video e non solo perchè è oggettivamente un capolavoro tecnico e artistico. Due minuti favolosi e siccome per diletto monto video dalle mie riprese con una buona camera le posso assicurare che la qualità di questo video è pazzesca (ma forse incomprensibile è l’aggettivo giusto). La musica mi ricorda Time di Hans Zimmer e questa è l’unica nota stonata perchè ormai ci sono troppi cloni del tedescone ma quanto a riprese e resa dei nostri Monti Pallidi, avercene di cartoline così

  3. Chi va realmente sul territorio non sente suono di pianoforte ed adopera tutti i sensi.
    Percio’ vede cieli azzurri solcati da scie che si intrecciano, ode rumori di lavori vari , motoseghe, macchine movimento terra,musichette sparate dagli altoparlanti degli impianti di risalita, trattori , odora aromi a volte naturali a volte sgradevoli ..specie in periodo di frequentazion e nei centri aleggia aroma di soffritto e frittura ,bisogna scegliersi bene i posti ed i periodi e sperare.

    1. Mah, considerando che vedo inquadrature fatte all’alba o al tramonto (anche qui il ragazzo ha dimostrato stoffa), tutto quello che cita lei stava ancora dormendo o aveva smesso

  4. Questo video è una carrellata di immagini bellocce.
    Non si percepisce l’impronta, la traccia, l’occhio “inconfondibile” che sono qualità proprie del fare artistico.
    E queste qualità sono innate e nulla può sostituirle, nemmeno il 4K.
    Del resto si sa: in qualsiasi espressione artistica la tecnica è solo un mezzo, mai un fine.
    Scusate la pedanteria.

    1. Mah. Per curiosità visto che tanto piove e oggi a casa ho messo il nome su google. Alla faccia. ha vinto premi internazionali, anche unico italiano in certi festival importanti. E uno lo ha pure vinto ieri, videomaker of the year. O conosce tutte le giurie del mondo o evidentemente registi, direttori della fotografia e quant’altro l’impronta l’hanno vista.
      Sicuramente ha tecnica da vendere e da spiegare ma è proprio il gusto nelle inquadrature il suo marchio di fabbrica (sono un grafico e un fotografo di matrimoni, montatore amatoriale però). C’è un’impronta inconfondibile sia nel colore che nel ritmo e nelle inquadrature, tutte dinamiche (non c’è una ripresa ferma, hai notato? Neppure una.).
      Se fosse stato solo per la tecnica dopo dieci secondi avrei stoppato invece sono rimasto a bocca aperta per tutto il resto che è poi quel fare artistico che chiami tu. Ci ho visto Iñárritu in questi due minuti non certo un mago della tecniche (che pure questo ragazzo possiede a fiumi).
      Poi permettimi di dire che bellocce per delle immagini simili suona un po’ da invidioso. In giro immagini così non se ne vedono, province e regioni spendono soldi in video pieni solo di riprese da elicottero o da drone che sono tutte uguali e tolgono il gusto della scoperta che qui è potentissimo. E scusate anche la mia di pedanteria

      1. Gent. Sig. Gianni,
        non sono affatto invidioso, mi occupo sì di arte, ma non sono un videomaker.
        L’aggettivo belloccio l’ho scelto apposta, perchè se avessi scritto “bello” sarebbe stato troppo generico e ambiguo.
        Quindi, “belloccio” perchè banale e scontato, il soggetto ripreso è bello di suo e questo filmato, a mio giudizio, non aggiunge niente al bello della Natura, ovvero non la interpreta.
        E questo è il compito primo dell’Arte!
        Guardi, se la cosa può consolarla direi lo stesso a proposito delle riprese della città di Roma ne “La grande bellezza” di Sorrentino, film che ha pur vinto un Oscar!
        Pensi lei…

        1. De gustibus. La Grande bellezza piuttosto ha rubato a un noto film di Fellini quasi tutto il contenuto, ma quanto a fotografia e inquadrature è uno dei pochi film italiani riusciti degli ultimi 20 anni , era dall’ultimo lavoro di Tonino Delli Colli che l’Italia non partoriva qualcosa di simile. Un giovane come questo dimostra una conoscenza dell’inquadratura e dell’esposizione che, mi creda, di solito necessita di anni e anni di apprendistato

          1. mi arrendo, sì, ci credo!!!!!!!

            E complimenti per come lo porta in Palma di mano….
            😉

    2. Pedanteria poca ma superficialità tanta. Se mai si dovesse proporre un esempio di tecnica al servizio dell’espressione artistica citerei questo video. Mi associo a chi ha scritto che non si sono mai viste le Dolomiti in questo modo.

  5. Che noia questi video.
    Immagini belle perché belli i soggetti, nient’altro. Ok, il ragazzo ha occhio ma se non avesse tutta quella costosa attrezzatura e non venisse continuamente messo in mostra dal padre, secondo me non se lo sarebbe filato nessuno..YouTube è pieno di giovani filmmaker più talentuosi e meno sponsorizzati.
    Parere personale, ovviamente.

    1. Costosa attrezzatura non direi. La mia è molto più costosa anche nelle ottiche ma non sono in grado di rendere così. E non ho visto in giro video delle nostre montagne di questo valore. Io il padre non so chi sia e la noia è soggettiva, l’ho rivisto dieci volte per catturarne i particolari anche con chi lavoro, ma che youtube sia pieno di filmmakers migliori stona assai con i premi che vince anche all’estero. A meno che il padre non sia un regista di fama che controlli le giurie di mezzo mondo sei fuori strada.

  6. Che il ragazzo abbia delle capacità tecniche nessuno lo mette in dubbio (su quelle artistiche è tutto da vedere), così come tutti ormai hanno capito che il paparino fa di tutto per piazzarlo ovunque, peggio del prezzemolo.
    Si vede che è convinto di fargli una buona pubblicità.
    Personalmente, ho pure il sospetto che qui diversi commenti provengano da account creati appositamente. Non mi stupirei affatto.
    Da certe valide redazioni però, mi aspetterei comunque articoli meno di parte. I lettori fortunatamente sono in grado di valutare con la propria testa quando un contenuto è veramente valido !

  7. Prima della mia doverosa critica topomastica, a scanso di equivoci sottolineo che il video è bellissimo con imprevedibili stacchi di piani sequenza e improvvise accelerazioni che rendono fluido e dinamico il paesaggio. E’ un vero e proprio piccolo capolavoro artistico con nessuna nota stonata in tecnica e occhio compositivo. Non solo non annoia ma è la prima volta che vedo un video paesaggistico senza speakeraggio che si gode pienamente.
    La nota stonata è però nel nome: le Dolomiti si estendono per migliaia di chilometri quadrati e qui ne sono raffigurate una piccolissima porzione. Da Bellunese trovo questo ennesimo tentativo di considerare le Dolomiti come esclusiva Trentina e Alto Adige, poco elegante. Spero che il giovane autore, che sicuramente ha classe da vendere e un futuro luminosissimo in questo campo visto che ritengo stupefacente una produzione del genere alla sua età, non si sia asservito per mere questioni economiche a un’imposizione di marketing

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