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Calata da brividi per Hansjörg Auer

Vi sono frammenti di scalate capaci di restituire in un attimo le preoccupazioni, la complessità ed il coraggio che la montagna richiede all’uomo. Sentimenti forti che si possono vivere anche solo guardando le imprese di chi, professionista per natura e per scelta, si trova ad avere a che fare con situazioni estreme, trovando anche lì il modo di affrontarle con la dovuta calma e concentrazione.

È questo il caso delle immagini che ci regala il fuoriclasse austriaco Hansjörg Auer. Immagini mozzafiato che mostrano un ancoraggio limite: il cordino che passa attorno ad una minuscola lametta di roccia che fuoriesce dalla parete, mentre tutto attorno la roccia appare liscia, coronata da poca neve. Un cordino ancorato al quasi nulla, che permette però ad Hansjörg di calarsi per poi ritrovare la via.

Hansjörg stava arrampicando in solitaria su di una parete delle Ötztal Alps quando si è reso conto di essere «fuori strada, senza la possibilità di salire o scendere». Con sé aveva solo «una corda sottile, una vite da ghiaccio, l’imbragatura e un dispositivo di assicurazione». Materiale che si è fatto bastare.

Nonostante l’imprevisto, l’austriaco non ha infatti desistito dal portare a termine l’ascesa, chiusa con l’aiuto di ramponi e piccozze. Per poi commentare, a impresa conclusa: «Challenging!»

 

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