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27 febbraio, Giornata Mondiale dell’Orso polare. WWF: a rischio il 30%

Il 27 febbraio è la Giornata Mondiale dell’Orso polare. Non c’è però nulla da festeggiare come ci ricorda il WWF, che per l’occasione lancia un messaggio: entro i prossimi 35 anni rischiamo di perdere il 30% della popolazione di orso polare finora stimata tra i ghiacci artici.

La causa di questa riduzione è la riduzione dei ghiacci artici a causa del riscaldamento globale. Di anno in anno la “casa” dell’orso polare si riduce sempre più velocemente: a gennaio l’estensione dei ghiacci artici era del 10% al di sotto della superficie rilevata in passato, secondo i rilevamenti della National Snow and Ice Data Center (NSIDC) che utilizza misurazioni satellitari. Si tratta complessivamente di almeno 1,36 milioni di chilometri quadrati sotto la media delle rilevazioni 1981-2010 (in genere attestata sui 13 milioni di kmq complessivi) e il mese di febbraio si sta concludendo con un ulteriore flessione rispetto alla media.

Gli scienziati hanno diviso la popolazione totale di orsi polari in 19 unità o sottopopolazioni: secondo le stime gli orsi sono complessivamente tra i 22.000 e i 31.000 esemplari (molte aree non sono state ancora esplorate) ma gli ultimi dati forniti dal gruppo degli specialisti dell’orso polare dell’IUCN mostrano che tre delle sottopopolazioni sono già in declino e che esiste un alto rischio stimato di futuro declino vista la velocità di riduzione del ghiaccio marino.

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