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La giovane alpinista Samina Baig nominata Ambasciatrice Onu in Pakistan

Foto @ lawsofpakistan.com

La 27enne alpinista pakistana Samina Baig è stata nominata oggi 26 febbraio “National Goodwill Ambassador for Pakistan” dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP). A Samina, la prima donna pakistana a scalare l’Everest nel 2013, spetterà il compito di guidare i vari progetti delle Nazioni Unite in Pakistan: dalla costituzione di partnership a livello nazionale per migliorare lo sviluppo sostenibile passando dalla protezione dell’ambiente fino alle misure tese a garantire una sempre maggiore emancipazione delle donne. Il compito di Samina sarà inoltre quello di rendere maggiormente cosciente la società civile pakistana sugli effetti del cambiamento climatico. La situazione delle donne ed il cambiamento climatico sono infatti i due temi più importanti che il Pakistan si prepara ad affrontare con l’aiuto della comunità internazionale.

Samina Baig è stata nominata oggi con una cerimonia ad Islamabad in cui erano presenti anche Agostino Da Polenza, presidente di EvK2Cnr, Stefania Mondini e Riaz ul Hassan, che si sono voluti complimentare con l’alpinista e con l’UNDP per questo importante riconoscimento. 

Come ha sottolineato Neil Buhne, coordinatore delle Nazioni Unite in Pakistan: «Il paese è uno degli stati più esposti ai danni prodotti dal cambiamento climatico. Prepararsi agli effetti che ne deriveranno, istituendo misure di protezione ambientale, ci aiuterà a tutelare e migliorare il modello di sviluppo con cui dovranno fare i conti le future generazioni». Inoltre «nonostante metà della popolazione pakistana sia di sesso femminile, le donne sono sottorappresentate nel settore dell’educazione, nel mondo del lavoro e nella politica».

Samina Baig con l’UNDP Pakistan Country Director Ignacio Artaza Foto @ Montagna Tv

Nata a Shimshal, nel Gilgit-Baltistan, nel 1990, all’età di 22 anni Samina Baig divenne la prima donna pakistana a salire sul tetto del mondo. Un’impresa che, se guardata da vicino, già mostrava il suo impegno per il futuro delle donne e del suo paese. Raggiunse infatti la cima il 19 marzo del 2013 in compagnia di due sorelle gemelle indiane, Tashi and Nungshi Malik ed insieme piazzarono sulla cima la bandiera indiana e pakistana in segno di fratellanza tra i due popoli, che vivono un’ininterrotta tensione dal 1947. La spedizione, oltre che lanciare un messaggio di fratellanza e pace tra i due stati, volle anche essere la dimostrazione pratica dell’uguaglianza tra donne e uomini. La conquista della cima cadde esattamente nel giorno del 60esimo anniversario dell’impresa di Hillary e Tenzing, 48 giorni dopo l’inizio della spedizione, iniziata il primo di aprile. Per descrivere l’impresa venne girato il documentario Beyond the Heights, uscito nel 2015. L’anno seguente fu per Samina l’anno della consacrazione alpinistica, con la conquista di tutte le Seven Summits, terminata il 24 luglio del 2014 con l’ascesa del Monte Elbrus.

Samina Baig sull’Everest Foto @ meanwhileinpakistan.com

Gli ambasciatori dell’UNDP vengono scelti in quanto donne e uomini fonte d’ispirazione e stima, che diventeranno portavoce degli obiettivi proposti dalle Nazioni Unite. Leggendo la biografia si intuisce quindi il perché della scelta di Samina Baig, che con la sua nomina dovrà «mettere in luce le sfide che il paese affronterà in futuro, costruendo le partnership utili per superarle». In qualità di alpinista infatti la Baig «è testimone dell’importanza che la preservazione dell’ecosistema e l’emancipazione delle donne hanno per il paese».

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