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La “rabbia” di Elisabeth Revol contro la lentezza dei soccorsi

Come annunciato, si è tenuta a Chamonix la conferenza stampa di Elisabeth Revol a cui ha partecipato anche l’amico e manager Ludovic Giambiasi, che ha coordinato i soccorsi dalla Francia in contatto con l’alpinista attraverso il suo Garmin.

Elisabeth Revol ha espresso tutta la sua “rabbia” contro la lentezza dei soccorsi, che, secondo quanto afferma, avrebbero “potuto salvare Tomek se solo fossero stati più concreti, tempestivi ed organizzati”. Sotto accusa della francese sono alcuni pakistani, che hanno “rallentato e creato problemi” ai soccorsi.

Secondo quanto riferisce Ludovic Giambiasi, “alcuni pakistani hanno anche mentito sulla disponibilità, prenotazione e capacità degli elicotteri di volare oltre i 7000 metri”, dove era Tomek (che è stato lasciato da Elisabeth a 7280m).

Accuse anche per quanto riguarda la richiesta di pagamento fatta per far volare gli elicotteri, che, sempre secondo quanto racconta Giambiasi, “sarebbe passata inizialmente da 15.000 dollari, per poi terminate a 40.000 dollari in contanti sul tavolo”.

L’apertura di un’inchiesta da parte dei pakistani, come abbiamo annunciato questa mattina, e un’attenta ricostruzione delle varie fasi del soccorso, dall’allerta avvenuta giovedì sera al recupero di domenica notte, serviranno a meglio comprendere questa vicenda.

 

Fonte: AFP

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