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Elisabeth Revol ha inziato le cure per i congelamenti

Rimpatriata il giorno stesso in cui è arrivata a Islamabad, Elisabeth Revol, è atterrata all’aereoprto di Ginevra martedì sera, da qui è stata trasportata immediatamente a Sallanches (Alta Savoia), all’ospedale Pays du Mont-Blanc, polo d’eccellenza per curare le patologie di montagna e i congelamenti. A darne notizia il suo manager Ludovic Giambiasi. 

GILGIT BALTISTAN INFORMATION DEP/AFP / HANDOUT

La Revol, lo ricordiamo, soffre di congelamenti gravi alle mani e al piede sinistro. In questi giorni seguirà un protocollo specifico per evitare le amputazioni. “Rimarrà una settimana circa”, ha detto il dottore Frédéric Champly. Ogni giorno riceverà iniezioni endovenose di forti vasodilatatori e si sottoporrà a una sessione di ossigenazione iperbarica presso un ospedale di Ginevra per recuperare i tessuti. Inoltre verranno pulite e medicate le parti interessate dai congelamenti e si rimuoveranno i tessuti necrotici.

Dopo sette giorni di trattamento si procederà con una scintigrafia per stimare il grado di congelamento del tessuto osseo (che potrebbe determinare l’amputazione o meno). “Non sarà deciso subito, abbiamo davanti a noi fino a 45 giorni”, ha dichiarato il capo del polo medicina di montagna.

Il dott. Champly, che segue la Revol, ha detto che le verrà offerto anche il supporto psicologico perché “Ha sofferto uno stress che va oltre il congelamento”, sebbene gli alpinisti esperti di solito abbiano “profili psicologici forti”.

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