Cronaca

Bormio, morto il 72 che provocò la slavina

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BERGAMO — E’ morto martedì scorso il 72enne di Meda travolto domenica dalla valanga che lui stesso aveva causato in fuori pista a Bormio 3000. Il distaccamento era stato provocato dall’anziano e dal suo compagno di sciata, un 29enne comasco, che subito dopo l’incidente è stato arrestato dalla Polizia di Sondrio. Con la morte del pensionato, la posizione del giovane potrebbe aggravarsi.

Le condizioni dell’anziano travolto da valanga la scorsa domenica erano già apparse critiche subito dopo il recupero, a causa di una grave ipotermia. Alla fine martedì pomeriggio l’uomo è deceduto all’ospedale di Bergamo, dov’era ricoverato.

Lo scorso fine settimana era stato travolto da una slavina che aveva lui stesso provocato insieme a un 29enne di Inverigo, mentre sciavano in fuori pista a 2.700 metri di quota sulle nevi di Bormio 3000. L’anziano per la verità, era stato fermato anche il giorno prima, sabato, perché sciava in fuori pista nonostante l’alto pericolo valanghe. Domenica poi l’incidente, per il quale è stato arrestato il giovane.

L’accusa è quella di aver provocato la valanga, che per legge prevede l’arresto in flagranza di reato. Il 29enne è poi imputato per le lesioni causate all’altro soggetto, di conseguenze la sopraggiunta morte potrebbe aggravare la sua posizione. Secondo quanto riferisce l’Ansa, oggi verrà interrogato nel carcere di Sondrio, ed è possibile che nei prossimi giorni gli vengano accordati gli arresti domiciliari.

Valentina d’Angella

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