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Nanga Parbat: Urubko, Bielecki ed Elisabeth continuano a scendere verso C1

Hanno aspettato l’alba. Meglio bere e riprendere energia, scambiarsi calore, loro, ma soprattutto Elisabeth e poi la discesa sulle corde del muro quasi verticale sotto campo 2 al buio era una manovra rischiosa. In salita lo si doveva fare, in fretta, ma raggiunta Elisabeth meglio ingranare una marcia più prudente. A Daniele Nardi due anni fa qui era saltata una vecchia corda e aveva fatto un volo di venti metri.

Cosi son partiti verso le 7.30 ora locale e con calma, ma non troppa, hanno iniziato la discesa. Sono quasi le 11 in pakistane, la traccia gps li posiziona a 5530 metri. Piotr Tomala e Jarosław Botor all’alba sono partii incontro a Urubko, Bielecki ed Elisabeth.

Un elicottero a questo punto è pronto a decollare non appena arriveranno a campo 1.

C’è una grande ed efficiente organizzazione che sta operando perché tutto funzioni nel migliore dei modi, affinché Elisabeth riceva le prime cure con tempestività e raggiunga il prima possibile un ospedale qualificato a curare i congelamenti, possibilmente in Francia.

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