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Giornata Internazionale della Montagna – Clima, fame e migrazioni sono la minaccia delle Terre Alte

Quasi un miliardo di persone, circa il 13% della popolazione mondiale, vive in zone montane e più della metà della popolazione umana dipende dalle montagne per l’acqua, il cibo e l’energia pulita. Eppure le montagne sono minacciate dai cambiamenti climatici, dal degrado della terra, dal sovrasfruttamento e dai disastri naturali, con conseguenze potenzialmente profonde e devastanti per le comunità montane e il resto del mondo.

Le montagne sono i primi indicatori del cambiamento climatico e, mentre il clima globale continua a scaldarsi, i montanari – alcuni dei quali sono coloro che soffrono maggiormente di povertà e fame – affrontano sempre più battaglie per la sopravvivenza.

L’aumento delle temperature significa anche che lo scioglimento dei ghiacciai montani continuerà a ritmi senza precedenti, influenzando le risorse di acqua dolce a valle di milioni di persone. I cambiamenti climatici, la variabilità climatica e le catastrofi legate al clima, combinati con l’emarginazione politica, economica e sociale, aumentano la vulnerabilità delle popolazioni montane: attualmente circa il 39% della popolazione montana nei paesi in via di sviluppo, ovvero 329 milioni di persone, è considerata insicura dal punto di vista alimentare.

Con l’aumentare della vulnerabilità delle popolazioni montane, la migrazione aumenta sia verso l’estero, che nei centri urbani. Quelli che rimangono sono spesso donne, lasciate a gestire fattorie, con scarso accesso al credito, alla formazione e ai diritti di possesso fondiario. L’esodo delle aree montane determinerà nel futuro una perdita inestimabile nella fornitura di servizi ecosistemici e nella conservazione della diversità culturale e agrobiologica. Investimenti e politiche possono alleviare le dure condizioni di vita delle comunità montane e invertire l’esodo delle zone montane.

La Giornata Internazionale della Montagna, celebrata dal 2003, offre l’opportunità di mettere in luce come il clima, la fame e le migrazioni – temi centrali di questa edizione 2017 – influenzano gli altipiani.

“Nei paesi in via di sviluppo, una persona su tre che vive in zone montane è vulnerabile all’insicurezza alimentare. Nelle aree rurali, è una persona su due “, ha affermato Maria Helena Semedo, Vice Direttrice Generale della FAO.

 

Fonte @ FAO

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