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Il monitoraggio dei siti freddi si sposta nel Gruppo delle Dolomiti di Brenta

Prosegue l’attività di ricerca scientifica nell’ambito del progetto di monitoraggio sperimentale dei siti freddi del Triveneto, una collaborazione che vede l’Associazione Meteo Triveneto insieme a enti quali Meteotrentino, il CNR e il Parco Naturale di Paneveggio e Pale di San Martino, monitorare e studiare le temperature rilevate nelle cosiddette “frost hollow”, dei siti freddi nei quali in determinate condizioni si rilevano temperature minime bassissime e repentini aumenti e diminuzioni di temperatura.

Questa volta il monitoraggio in Trentino si è spostato nuovamente nel Gruppo delle Dolomiti di Brenta e si affianca a quelli effettuati sull’Altopiano delle Pale di San Martino, sull’Altopiano di Vezzena, Roncone, Levico Terme, Selva di Grigno, Cascatella Castel Tesino e Malga Spora. Nella giornata di venerdì 3 novembre Meteo Triveneto in collaborazione con Meteotrentino ha installato provvisoriamente due termometri nei siti denominati “Camp Centener” e “Dossi” a quote di circa 2.100 metri s.l.m.

Per quanto riguarda il sito di Camp Centener, secondo l’esperienza acquisita negli anni di monitoraggio, le potenzialità morfologiche sono tra le migliori, avendo un ottimo “sky view factor”, che si potrebbe tradurre con il termine “porzione di cielo visibile”, il sito infatti ha la possibilità di cedere calore verso la libera atmosfera, non essendoci nelle proprie vicinanze cime molto elevate o boschi, che potrebbero ostacolare il raffreddamento dell’aria. Va detto infine che le “colline/prati” posti intorno al sito fungono da recipiente per l’aria fredda che si accumula sul fondo del sito, che a tutti gli effetti diventa un vero e proprio “lago di aria fredda”. Vedremo se i dati rilevati daranno loro ragione.

Per ulteriori informazioni e spiegazioni scientifiche è stato predisposto un report liberamente consultabile a questo indirizzo: http://doline.meteotriveneto.it/report2015-2016.pdf ed a breve uscirà la nuova edizione.

Grazie al progetto di monitoraggio, il 10 febbraio 2013 nella Busa Fradusta Nord, 2.607 metri, era stata rilevata la temperatura minima record sull’Altopiano delle Pale di San Martino, di -49.6°C. Un valore così basso, nonostante la quota non alta, raggiunto proprio per la conformazione del territorio: si tratta di una dolina, una conca carsica chiusa dove spesso si formano ristagni di masse d’aria fredda.

 

 

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