Torino, in mostra il Fortissimo Gervasutti
TORINO — Una mostra dedicata al "Fortissimo. Giusto Gervasutti", a uno dei maestri dell’alpinismo della prima generazione del ‘900. Ha aperto a Torino presso il Museo Nazionale della Montagna lo scorso 11 dicembre e sarà visitabile fino al 7 febbraio 2010. Un omaggio a un uomo ambizioso, temerario e sognatore.
Nel 1938 in cordata con Gabriele Boccalatte salì il difficilissimo Spigolo Sud Ovest del Pic Gugliermina, mentre con Paolo Bollini, due anni dopo, affrontò direttamente la parete Sud del Monte Bianco per la Via del Pilone Nord del Freney. Infine nel 1942 Gervasutti e Giuseppe Gagliardone, tracciarono una temeraria linea sulla ripida Parete Est del massiccio della Grandes Jorasses. Scalate di tutto rispetto oggi, e ancora di più allora.
Gervasutti, classe 1909 di origini friulane ma piemontese di adozione, era un alpinista completo e straordinario, su roccia, ghiaccio e misto. Scomparve ancora giovanissimo, all’et‡ di 37 anni, nel 1946 in un incidente sul Mont Blanc du Tacul durante la discesa da una nuova via. Uno dei pilastri del Tacul, da allora, verrà indicato in suo onore come "pilier Gervasutti".
Una personalit‡ intimista e sognatore, un alpinismo di vocazione spirituale e ambiziosissimo, seppure poco "chiassoso". Sua la frase "Osa, osa sempre e sarai simile a un Dio". Semrpe Gervasutti ha detto "Se mi fosse dato di vivere senza la possibilità di sognare e di lottare per un sogno, bello quanto inutile, sarei un uomo finito".
Un personaggio passato alla storia con l’appellativo di "Fortissimo" a cui il Museo Nazionale della Montagna di Torino ha voluto dedicare una mostra in onore dei 100 anni dalla sua nascita. L’esposizione rimarrà visitabile fino al 7 febbraio. Un appuntamento che gli amanti della montagna non possono proprio perdere.