
La Valsusa continua a bruciare da giorni. L’incendio divampato ieri a Bussoleno, dove le fiamme hanno raggiunto i 1.900 metri di quota bruciando un centinaio di ettari di vegetazione, si è allargato sino a Caprie e Rubiana. I vigili del fuoco, impegnati nelle operazioni di spegnimento, hanno evacuato alcune case in via precauzionale. L’odore di bruciato si percepisce nell’aria anche a Torino. Nella zona sono stati impiegati due Canadair e alcuni elicotteri. Ci vorranno giorni prima che l’incendio possa dirsi spento.
Oltre alla Vasusa, i Vigili del fuoco, Regione Piemonte e Corpo Aib Piemonte, supportati dalla flotta aerea regionale e dello Stato, sono intervenuti nelle ultime ore anche nel Biellese e nel Cuneese. Numerosi i Comuni interessati nelle ultime ore dalle fiamme, come informa la Regione Piemonte: Bussoleno, Giaveno e Rubiana nel Torinese, dove i carabinieri hanno salvato una anziana donna dalle fiamme; Pietraporzio e Sambuco nel Cuneese.
A causa del prolungato periodo di siccità, lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi, ricorda la Regione Piemonte, è in vigore dal 10 ottobre. A meno di cento metri dal bosco – ricorda la Regione Piemonte – sono vietate azioni che possono determinare, anche solo potenzialmente, l’innesco di incendi, come accendere fuochi, usare apparecchi a fiamma o elettrici, accendere fuochi d’artificio, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale e combustibile. Le violazioni sono punite anche penalmente.
Fonte @ ANSA Piemonte