Arrampicata

Adam Ondra: il 9c non è il mio limite assoluto, posso fare di più

Da domenica siamo tutti un po’ meno bravi ad arrampicare. Il 3 settembre Adam Ondra ha infatti alzato l’asticella ancora più in alto, ad un livello che sono qualche anno fa pareva impensabile.

Era il 6 dicembre 1991 quando per la prima volta l’arrampicata sportiva sfondava il grado 8c grazie al tedesco Wolfgang Güllich che liberò Action Directe a Frankenjura. Adam Ondra non era nemmeno nato.

26 anni dopo il climber ceco, 24 anni, conquista l’inconquistabile, il 9c, dopo un lungo lavoro durato anni, ma, come racconta lo stesso climber, “solo due tentativi seri” su un 40/50 giorni di lavoro effettivo.

Una degli incastri “sosta”. Foto @ Pavel Blazek

Il cuore di Project Hard sono le tre sezioni boulder: una sequenza 8C seguita da un 8B per poi finire con un 7C+. Il primo boulder si raggiunge dopo 20 metri 8b. Sette sono gli incastri con il ginocchio, che consentono di “riposare” a testa in giù lungo i 45 metri strapiombanti della linea. Cose che solo a pensarle risultano aliene, ma su cui Ondra ha dedicato un intenso lavoro di allenamento specifico per rafforzare il polpaccio, come ha raccontato il climber a Planetmountain.

Non ha nemmeno urlato quando è arrivato alla catena: “Tutto quello che ho fatto è agganciare la corda e sentire le lacrime negli occhi. È stata una gioia trkoppo grande, sollievo ed eccitazione, tutto assieme…”.

“Per me – racconta ancora Ondra a Planetmountain -, è sicuramente il risultato più importante della mia carriera. È quello a cui tengo di più, la via dove ho messo il maggior impegno, dove ho dovuto scavare più in profondità. Ora che ci sono finalmente riuscito è incredibile. Un’esperienza molto rara e intensa”.

La cosa più sorprendente è però quanto ha dichiarato al Guardian: “Mentre salivo Project Hard non ho percepito che questo fosse il mio limite assoluto. Riesco ad immaginare di scalare ancora a questo grado ed anche potenzialmente linee più difficili”.

 

Nel video uno dei passaggi chiave:

 

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