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Soccorso in montagna: troppe chiamate inutili, la misura è colma

L’appello giunge da tutti i soccorritori dell’Alto Adige, dal CNSAS, all’Aiut Alpin Dolomites, ma anche dagli Accademici del CAI: troppe chiamate immotivate, toppi interventi dettati dalla sconsideratezza, troppi frequentatori della montagna che considerano l’elisoccorso come un servizio di comodo. “Piove, l’elicottero potrebbe portarci gli ombrelli?”, “Fa freddo, ci portate da coprirci?”. Storie vere.

Il vero problema è la percezione del soccorso alpino e l’inconsapevolezza che spesso questi uomini e donne rischiano la propria vita per salvare quella di altri, finiti nei guai non per sfortuna, ma per leggerezza, ignoranza, incapacità, superficialità. “Potrebbe sembrare una cosa scontata che un gruppo di volontari partano in condizioni spesso critiche, arrivino sul luogo dell’incidente e poi ritornino – commenta Giorgio Gajer, Presidente del CNSAS Alto Adige – Spesso però ci troviamo di fronte a realtà complicate, rischiose, sia come gestione fisica, ma in particolare psicologica. In certe situazioni – continua Gajer – spesso veniamo bonariamente criticati: “Chi ve lo fa fare per persone imprudenti che mettono a repentaglio la vostra vita?” Ma noi andiamo, convinti che sia importante la solidarietà in montagna”.

Raffael Kostner e Giorgio Gajer

Più dura la reazione dell’accademico del CAI Roberto Rossin, che chiosa: “Ognuno è libero di suicidarsi come vuole”. La soluzione a questa situazione, che pare oramai ingestibile? potrebbe essere l’intervento della magistratura con il reato di procurato allarme. Una proposta fatta anche dallo scomparso Presidente del CNSAS dell’Alto Adige Lorenzo Zampatti, ma i costi e le lungaggini della giustizia avevano scoraggiato ad agire.

Mancanza di cultura della montagna, di conoscenza dell’ambiente. “In troppi partono troppo tardi, dopo pranzo”, dice Raffael Kostner, anima dell’Aiut Alpin Dolomites, ma il problema maggiore, come spiega, sono i turisti sprovveduti ed impreparati: “Ad agosto ne capitano di tutti i colori”. Facile dire che intanto il soccorso poi va pagato, ma se questo è vero per gli stranieri, non lo è del tutto per gli italiani, dato che il ticket è di solo 100 euro, costo irrisorio se si pensa a quello per far volare un elicottero: 2/3 mila euro.

 

 

Fonte: Alto Adige, articolo di Davide Pasquali del 27 agosto 2017. 

 

 

 

 

 

 

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