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Fine agosto tragico: 10 gli alpinisti morti sulle Alpi nel weekend

Quello che è stato l’ultimo weekend di agosto è stato sicuramente uno dei più tragici da inizio anno sulle Alpi.

Non solo l’incidente di ieri in Presanella, che ha coinvolto 9 persone, di cui 2 hanno perso la vita, 3 invece sono gravi. Non solo la caduta fatale di sabato di un alpinista dal versante svizzero del Cervino.

Sono 5 gli alpinisti che hanno perso la vita in Austria, un altro è gravemente ferito, dopo essere precipitati ieri mattina durante l’ascensione sulla Mannlkarscharte. Secondo le testimonianze di un altro gruppo, la cordata ha deciso di non proseguire a causa del ghiaccio ma, provando a tornare indietro, un membro del gruppo è scivolato ed ha trascinato gli altri, provocando una caduta di circa 200 metri.

Un altro incidente in Trentino, dove un alpinista è precipitato e morto sabato a circa 3.000 metri di quota sul Vioz, sopra Peio. L’uomo stava percorrendo un sentiero in discesa, quando è caduto nel vuoto per una quarantina di metri.

Sempre sabato un altro incidente mortale in Valtellina: un 51enne bresciano è stato travolto in prossimità di un canale da una scarica di sassi mentre, con altri due escursionisti, si trovava lungo la normale del passo del Gavia, nel territorio comunale di Valfurva (Sondrio). 

In gravissime condizioni invece un alpinista soccorso in Marmolada su richiesta del gestore del Rifugio Falier dopo che una cordata aveva mandato segnali luminosi dalla Via Vinatzer, sulla parete sud. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato e si è avvicinato individuando 4 alpinisti in difficoltà: erano 100 metri sotto la cengia mediana quando è scoppiato un violento temporale che li ha investiti formando cascate ghiacciate. Uno di loro, in particolare, in gravi condizioni di ipotermia con le temperature prossime allo zero.

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