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Pakistan, bomba uccide 57 persone

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KARACHI, Pakistan – Una bomba è esplosa in un parco pubblico della città pachistana di Karachi mentre una folla di fedeli era riunita per la preghiera della sera. Almeno 57 i morti e un centinaio i feriti.

I fedeli sciiti erano riuniti per celebrare la ricorrenza della nascita del profeta Maometto. A comunicare la notizia dell’attentato alla stampa è stato il ministro dell’Interno Aftab Sherpao. Tra le vittime ci sarebbe anche il leader del gruppo islamico Tehrik Awam Ahli-Sunnat, Haji Hanif Bilo. Mentre tra i feriti, molti gli esponenti religiosi oltre ai giornalisti e fotografi che seguivano l’evento. “L’ordigno – ha dichiarato il ministro – è stato collocato sotto un palco, allestito nel parco Nishtar di Karachi, dove si erano radunati centinaia di fedeli sanniti per la preghiera dopo aver celebrato le cerimonie in ricordo dell’anniversario della nascita del Profeta Maometto”.
La folla avrebbe reagito all’atto terroristico in modo rabbioso, innescando quasi una sommossa. Prima che la polizia intervenisse, sono stati incendiati un distributore di benzina, un autobus, un’autopompa dei vigili del fuoco, autovetture e motociclette. Giovani armati avrebbero sparato sulla polizia e sui militari in servizio.
Le autorità sembrano propense ad attribuire la strage ad un terrorista suicida, forse due: “Gli indizi iniziali che abbiamo raccolto sul posto dell’esplosione – ha detto il capo della polizia della provincia del Sindh, Jehangir Mirza – fanno pensare che sia stato un attentato suicida, perché non è stato trovato alcun cratere da esplosione”. Dal portavoce del governo provinciale del Sindh, Salahuddin Haider, si apprende il ritrovamento di due teste. Il resto del corpo al momento sembrerebbe introvabile.
Elisa Lonini

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